Le azioni Juve non hanno sicuramente iniziato la settimana nel migliore dei modi. Da lunedì 23 Marzo infatti, il titolo ha dato l’addio all’FTSE Mib e ha cominciato il suo cammino nel listino Mid Cap.

Una retrocessione che farà perdere appeal alle azioni Juventus, attualmente in grave difficoltà. Svanito l’effetto Ronaldo, ora il titolo è scivolato nella Serie B della Borsa Italiana, ovvero sul listino delle società a media capitalizzazione. Quelle di punta invece sono tutte quotate sull’FTSE Mib.

Al suo posto, nel listino di Serie A, entrerà il titolo Banca Mediolanum. Lo stesso che 15 mesi fa venne retrocesso nel Mid Cap per far posto al titolo Juve.

Ricordiamo che in termini di visibilità, il titolo bianconero ci perderà moltissimo. Le azioni quotate sul Mid Cap non sono titoli di primo piano e proprio per questo motivo gli investitori preferiscono puntare sulle azioni di punta di ogni listino. E’ ovvio.

Male anche dal punto di vista del trading, le azioni Juve difficilmente verranno riportare nelle varie piattaforme online (o consigliate dai broker). Insomma, investire sulle azioni Juve sarà più complicato e soprattutto potrebbe diventare un’operazione a basso rendimento.

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Azioni Juve: l’andamento di mercato

Nell’ultima seduta registrata sull’FTSE Mib, ovvero venerdì scorso, le azioni Juve si sono fermate a quota 0,71€, in rialzo dello 0,05%. Da inizio anno fino ad adesso, il titolo ha perso quasi il 50% del suo valore ed ha toccato il suo punto più basso degli ultimi 2 anni: 0,54€ per azione.

Per non parlare dell’ultima semestrale, dove sono state registrate perdite pari a 50,3 milioni di euro e costi ancora altissimi (fra ingaggi e spese accessorie).

Il valore dell’intera società è attualmente stimato in 950 milioni di euro, un valore molto basso rispetto a quello raggiunto nei primi mesi del 2019. In quel periodo si sfiorava il miliardo e mezzo di euro.

Le cause del crollo e le previsioni future

Il recente aumento di capitale da 300 milioni di euro ha sicuramente dato solidità finanziaria alla società, che però ha dovuto fare i conti anche con l’emergenza coronavirus. L’effetto dell’epidemia su Piazza Affari è stato devastante e le azioni Juve hanno anch’esse accusato il colpo.

Come se non bastasse, lo stop del campionato e di tutte le manifestazioni sportive (cosa che comunque ci sembra giustissima) non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. La Juventus infatti non ha entrate significative per il momento, dagli incassi derivanti dalle partite fino ai premi per le competizioni europee. Insomma, se l’emergenza si protrarrà per altri mesi ancora, la Juve rischia il collasso.

Ma prima che accada tutto questo pensiamo che la famiglia Agnelli proceda con un ulteriore aumento di capitale per far fronte alle spese. State tranquilli che la Juventus non fallirà.

Ma potrebbe entrare tranquillamente in crisi (già lo è) e sentirsi in condizioni di estrema difficoltà. La retrocessione sul listino Mid Cap potrebbe essere il primo segnale di un crollo economico-finanziario ancor più pesante di quello attuale.