Il coronavirus sta causando danni all’economia ma l’Italia non perde tempo e studia come neutralizzare la minaccia. Stamattina il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha illustrato le sue idee riguardo il rilancio economico del paese.

Al momento la situazione è preoccupante, la recessione sembra essere dietro l’angolo. Tra i settori più a rischio c’è quello del turismo, fondamentale per l’economia italiana. Ma non solo, a farne le spese sono anche i settori auto, meccanica ed elettronica.

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Economia Italia : il piano per il rilancio

Secondo il presidente, urge un piano straordinario atto a prevenire i “futuri” problemi come il crollo delle prenotazioni turistiche e dell’export di prodotti Made in Italy. La prima cosa da fare è quindi evitare conflitti tra le istituzioni e proseguire dritti per la stessa strada, insieme.

Secondo Confindustria sarà indispensabile lavorare sulla dotazione infrastrutturale nazionale, con nuove regole semplificate che permettano di attivare sin da subito le risorse stanziate dall’UE e dal governo stesso.

Poi, un ruolo importante spetterà alla decontribuzione ovvero operazioni moratorie riguardo contributi e banche (prestiti, mutui, ecc). Per i residenti delle cosiddette “zone rosse” arriverà presto lo stop dei pagamenti di tasse, rate dei mutui, bollette e così via.

Inoltre, a tutela dell’economia l’Italia sta preparando un Fondo straordinario di garanzia per le imprese, che andrebbe allargato a tutta Italia e non solo alle zone più a rischio.

I fondi UE e le manovre economiche

A quanto pare, uno degli obiettivi è proprio l’ampliamento del Fondo di garanza (che ricordiamo è già in vigore) e l’accelerazione dello stanziamento di risorse economiche.

La UE ha infatti espresso piena solidarietà ed ha già contribuito con 232 milioni di euro destinati all’Italia per contrastare il coronavirus. Stanno per arrivare anche milioni di mascherine inviate da Bruxelles, visto che ormai non si trovano più da nessuna parte.

E fortunatamente non finisce qui. E’ prevista per oggi una riunione a Palazzo Chigi per discutere del potenziamento dei fondi per le piccole-medie imprese, del rilancio turistico, e dell’emergenza export (previsto fondo da 300 milioni di euro).

La manovra più attesa è quella riguardante le PMI, il governo è al lavoro per stanziare una cifra intorno ad 1 miliardo di euro tramite prestiti Cdp.