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McDonald’s e Italia: la catena vale lo 0,1% del PIL

La nota catena americana di fast-food, McDonald’s, è presente in Italia da oltre 35 anni. Il colosso statunitense è ormai una realtà consolidata e radicata nel nostro Paese, sicuramente una delle aziende estere più importanti per il governo italiano.

Ebbene, secondo gli ultimi dati ufficiali (risalenti al 2018) McDonald’s genera un valore condiviso (distribuito in Italia) pari a 1,3 miliardi di euro, ovvero lo 0,1% del PIL italiano. Per il 2019 ed il 2020 è prevista inoltre un’enorme crescita di questo valore,  grazie ai numerosi (e sostanziosi) investimenti di McDonald’s in Italia.

McDonald’s: gli investimenti in Italia

I recenti accordi con il Gruppo Hera e con il colosso italiano Ferrero ci fanno capire la volontà della multinazionale statunitense, ovvero quella di voler intrattenere partnership con aziende italiane e di far “girare” gli affari direttamente sul territorio italiano. Dall’Italia per l’Italia.

Segnaliamo anche la nascita dell’ambizioso progetto “My Selection” che coinvolgerà filiere produttive e allevamenti 100% italiani. Solo per il 2020, saranno 300 le tonnellate di ingredienti DOP e IGP che il colosso americano acquisterà da noi. Insomma, McDonald’s non è un investitore estero qualunque, ma sicuramente uno dei più importanti.

Il contributo di McDonald’s, o se preferite l’impatto, che ha sull’economia italiana è assolutamente positivo. Possiamo affermare con certezza, che nel 2018 McDonld’s ha distribuito al “sistema Italia” 1,3 miliardi di euro, ovvero lo 0,1% del PIL.

Sempre secondo gli ultimi dati ufficiali, la divisione italiana di McDonald’s ha generato oltre 725 milioni di euro in ricadute dirette, valore che si riferisce all’attività di ristorazione vera e propria. Si passa poi a 142,5 milioni di euro di ricadute indirette, cioè la ricchezza economica e occupazionale creata in Italia (sia dalla multinazionale stessa, che dalla propria rete di fornitori). Infine, ci sono oltre 395 milioni di euro di ricadute indotte, ovvero la ricchezza prodotta da tutta la filiera produttiva e di consumo.

Le tasse e l’occupazione

Numeri importanti anche sul fronte dei tributi fiscali e dell’occupazione (l’azienda è famosa negli States per essere il “primo” datore di lavoro del paese). In un momento di crisi come quello attuale, McDonald’s distribuisce in Italia oltre 900 milioni di euro fra stipendi e tributi fiscali. Inoltre, l’azienda statunitense dà lavoro a circa 29.000 persone, di cui il 92% assunti con contratto stabile. In media, le aziende italiane forniscono un contratto stabile solamente al 66,4% dei propri dipendenti.

Ma i riflettori sono tutti puntati sulla nuova linea di hamburger “My Selection” creata da McDonald’s in collaborazione con Joe Bastianich. Per tutto il 2020, il colosso americano si occuperà di valorizzare le eccellenze del Made in Italy. Continua quindi la partnership tra McDonald’s, Consorzi di tutela e produttori locali.

Per il 2020, McDonald’s acquisterà ben 300 tonnellate di prodotti DOP e IGP italiani, l’obiettivo è vendere oltre 20 milioni di panini preparati con le eccellenze italiane. La provenienza dei prodotti scelti dalla catena sarà la seguente:

  • 160 tonnellate Asiago DOP;
  • 90 tonnellate da Pecorino Toscano DOP;
  • 40 tonnellate da Cipolla Rossa di Tropea di Calabria IGP;
  • 10 tonnellate Aceto Balsamico di Modena IGP.

Facciamo i nostri complimenti a McDonalds per aver scelto di valorizzare il Made in Italy e di voler investire in Italia nonostante la crisi economica-politica che aleggia da tempo sullo stivale.

I’m lovin’ it.

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