E’ in arrivo l’Euro Digitale, la nuova moneta europea potrebbe far la sua comparsa sui mercati già nel corso del secondo trimestre dell’anno.

A fine 2020 erano già stati pubblicati vari rapporti sulla nuova crypto da parte della BCE, che oltretutto si è sempre dichiarata contraria all’uso di criptovalute.

Ma evidentemente qualcosa è cambiato, ed anche l’attuale presidente della BCE Christine Lagarde si dice ora entusiasta riguardo l’apertura verso la prima ed unica moneta digitale della UE.

Per il momento si tratta solamente di una fase esplorativa. Utile per comprendere a fondo tutti i pro e i contro di un’eventuale moneta digitale europea.

E’ atteso per il prossimo mese (Aprile 2020) una dettagliata analisi sull’Euro Digitale, che verrà presentata al Consiglio Direttivo ed al Parlamento UE dal “nostro” Fabio Panetta (Delegato Euro Digitale).

Se ti interessa invece fare un salto indietro e scoprire cosa ne pensava la UE solamente qualche mese fa, ti consigliamo di leggere anche: “Fintech e Criptovalute: regole restrittive da Bruxelles”.

Di seguito vi indicheremo cos’è e come funzionerà l’Euro Digitale.

Euro Digitale: Cos’è? Come funzionerà?

A quanto apre l’Euro Digitale funzionerà allo stesso modo del Bitcoin, ovvero verrà gestito e regolato tramite apposita blockchain.

Inoltre avrà la stessa validità dei contanti, anche se non sostituirà mai l’Euro cartaceo e rappresenterà sempre una sorta di “valuta” parallela all’Euro.

Un eventuale cambio potrebbe essere di 1:1.

L’obiettivo principale di questa nuova crypto è offrire una nuova forma di pagamento a tutti i cittadini ed alle imprese dell’Eurozona. Quindi una volta approvato sarà possibile effettuare pagamenti e transazioni di denaro direttamente in maniera digitale.

Per poter utilizzare la crypto è prevista l’apertura di un wallet (come per il Bitcoin), mentre non sarà invece necessaria l’apertura di un conto corrente bancario.

C’è però da fare attenzione riguardo la categoria di appartenenza di questa nuova moneta digitale. Ebbene, dovrebbe infatti differenziarsi dalle altre criptovalute ed essere definito un CBDC.

Ovvero una Valuta Digitale della Banca Centrale.

In poche parole l’equivalente della valuta fiat in uso, cosa che permetterebbe di ridurre al minimo le speculazioni che da sempre caratterizzano le crypto.

Anzi, una CBDC non dovrebbe risultare affatto volatile. Il suo valore infatti è strettamente legato a quello di una determinata valuta fiat (in questo caso l’euro).

Tanto per intenderci, si tratterà di una sorta di StableCoin.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay