Il suo addio al calcio ha fatto commuovere l’Italia intera. Un campione che avrebbe potuto vincere (e guadagnare!) molto di più di quanto abbia fatto, ma lui ha preferito restare nella sua “Roma”. Totti è l’ottavo Re di Roma, una bandiera, simbolo della città.
Ma se volessimo continuare con le lusinghe “calcistiche” non basterebbe un libro. Oggi parleremo invece della Francesco Totti spa, nuova società fondata dal “capitano” che controlla altre due azienda, una di consulenza l’altra di assistenza per calciatori e club calcistici.
La Francesco Totti spa. è stata fondata qualche settimana fa, più precisamente il 10 Febbraio 2020. Il capitano ha quindi deciso di lanciarsi nel suo settore, ovvero il calcio. Hanno deluso infatti gli altri tentativi imprenditoriale di Totti, come ad esempio le sue attività immobiliari. Ma nel segmento “calcio” Totti potrebbe invece fare la differenza. In fonda, ci ha sempre abituato così.
Le due nuove società sono la CT10 e la IT Scouting, la loro presentazione è stata annunciata sui canali social del capitano. La sede è situata nel quartiere Eur di Roma, nelle vicinanze dell’abitazione di Totti. Del team faranno parte Carlo Cancellieri (allenatore della sua squadra di Calcio a 8), Giovanni DeMontis (procuratore e agente FIFA), Adolfo Leonardi (storico commercialista di Francesco) e Matteo Fittavolini (talent-scout).
Auguriamo il meglio a Totti per questa sua nuova avventura, sperando che sia migliore delle sue precedenti attività imprenditoriali. Già qualche anno fa infatti, Totti aveva creato la Numberten, società nata per fare da holding all’impero economico di Totti e da capogruppo per le 7 società srl che ai tempi erano riconducibili al capitano (di cui quella di punta, la Immobiliare 10).
Dal 2001 al 2015, la Numberten ha chiuso 12 bilanci in attivo e 3 in perdita. Sempre nel 2015 (ultima anno in cui siamo riusciti a risalire al bilancio) tutte le società di Totti hanno chiuso l’anno con ricavi complessivi pari a 3,17 milioni di euro, per un utile netto di soli 30.099€. I debiti risultavano più alti dei ricavi e ammontavano all’incirca a 8 milioni di euro.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche: “Stadio A.S. Roma: no a Tor di Valle, sì a Fiumicino?”.