Al via la partnership tra due consorzi italiani di altissimo livello, ovvero Mozzarella di Bufala Campana D.O.P. e Pasta di Gragnano I.G.P.. Si tratta di due dei principali prodotti alimentari del Sud Italia, che ora hanno raggiunto un accordo per effettuare attività congiunte di vigilanza e tutela dei due prodotti.
Inoltre, l’accordo prevede di unire le forza anche per promozione e valorizzazione di Mozzarella dop e Pasta di Gragnano igp. Siamo di fronte quindi ad una “joint venture”, abbastanza comune tra i consorzi del Nord (ad esempio tra Prosciutto di Parma e Grana Padano) ma più rara per quelli del Sud.
Se ti interessa l’argomento, leggi anche: “Parmigiano Reggiano: alla conquista degli Stati Uniti”.
La partnership tra il consorzio Mozzarella di Bufala Campana e Pasta di Gragnano sarà vita ad un vero e proprio polo della tutela della valorizzazione dei due prodotti. Il giro d’affari conseguente dovrebbe avvicinarsi (e perché no, superare) addirittura ad 1 miliardo di euro.
A quanto pare, il giro d’affari della Mozzarella di Bufala è pari a 682 milioni di euro, mentre quello di Pasta di Gragnano dovrebbe attestarsi intorno ai 250 milioni di euro. I due iconici prodotti italiani quindi, provano ad unire le forze per oltrepassare il muro del miliardo di euro.
Ottime notizia anche dal fronte export, i due “brand” sono sicuramente tra i prodotti Made in Italy più esportati all’estero (parliamo sempre riguardo i consorzi di tutela). La Mozzarella di Bufala è però in netto vantaggio sulla Pasta di Gragnano, e anche per il 2019 si conferma uno dei prodotti alimentari italiani più ricercato al mondo.
Lo stesso consorzio realizza il 33% del proprio giro d’affari fuori dai confini nazionali. In proporzione viaggia nella stessa direzione anche Pasta di Gragnano, che addirittura presenta dati sull’export ancor più interessanti: 38% del volume d’affari.
Staremo a vedere fin dove arriverà questa inedita unione, noi siamo fiduciosi riguardo i prodotti Made in Italy che spesso si differenziano per la loro alta qualità. Pensiamo che il giro d’affari da 1 miliardo di euro possa essere raggiunto già entro la fine del 2020.