L’esperienza italiana, anzi romana, di James Pallotta si potrebbe definire altalenante. Il presidente della A.S. Roma è arrivato carico di progetti e risoluzioni commerciali. Si è detto pronto a portare la Roma ai piani alti dell’olimpo del calcio. Ma così non è stato. I risultati sul campo non sono arrivati, né in Italia né in Europa. Merchandising e ricavi commerciali se ne sono visti ben pochi, a parte il contratto di sponsor con la Nike che ha fruttato 3 milioni di euro al momento della firma, più 4 milioni di euro all’anno. Che può facilmente aggiungersi un altro milioncino se per l’anno di riferimento entra in gioco il fattore nuovo stadio, e poi per gli anni successivi via con 5 milioni di euro annuali di base. Beh, per rimanere in gergo calcistico, Pallotta si è salvato in calcio d’angolo. A questo però, dobbiamo aggiungere le numerose plusvalenze incassate, che fortunatamente non fanno sentire la mancanza dei ricavi derivanti dalle prestazioni sportive.

La situazione Tor Di Valle – Fiumicino

E allora James Pallotta pensa a un nuovo stadio, solo così si possono aumentare le entrare (notevolmente) e dare maggiore visibilità alla Roma in ambito calcistico (e quindi economico). Se ne parla già da anni, ma il progetto è stato bloccato più volte dal Comune di Roma, intanto il presidente afferma di aver investito già 93 milioni di euro. E non vuole assolutamente mollare il progetto. Il nuovo stadio dovrebbe sorgere nell’area di Tor Di Valle e avrebbe un costo di 1 miliardo di euro circa. Ma il progetto da tempo bloccato e in contrasto con l’attuale giunta comunale, sembra essere in una fase di stallo. E il presidente dichiara di volerlo costruire a Fiumicino, proprio accanto ad altre sue proprietà come il nuovo centro commerciale, che fra l’altro non sta vivendo il successo sperato. Magari con lo stadio di fianco potrebbero aumentare anche le visite alla struttura. Come si dice in questi casi : prendere due piccioni con una fava.

Il progetto e i possibili introiti

Saranno presenti negozi, ristoranti e bar. Le infrastrutture adiacenti saranno notevolmente migliorate e le persone potranno quindi godere di tutti i servizi dello stadio nell’attesa della partita o anche alla fine di esse. Non solo calcio quindi. I possibili ricavi potrebbero essere stimati in 13,5 milioni di euro per gli abbonati e 33,25 milioni di euro per i ticket classici. Una stima che si basa sui posti a sedere del nuovo stadio (55.000), occupati dagli abbonati (25.000-30.000) e i restanti posti a sedere da persone che hanno acquistato il biglietto (circa 25.000-30.000).Ovviamente i dati potrebbero aumentare con piu rivelanti prestazioni sportive. Poi, c’è il Business Park, in grado di generare almeno 120 milioni di euro l’anno. Si tratta del complesso edilizio che comprende negozi, attività, uffici e molto altro. Ci saranno 7 palazzine da 7 piani ciascuna, per un totale di 400 uffici. Si stimano introiti di 90 milioni di euro. I restanti 30 milioni sarannò i ricavi di bar e ristoranti. Da considerare poi l’aumento del merchandising, l’aumento della quota di sponsorizzazione, la vendita di servizi pubblicitari all’interno dello stadio ed infine non dimentichiamo gli introiti derivanti dall’ingresso al Museo della Roma (parte importantissima del progetto stadio). Insomma la Roma segue il modello Juventus ma sembra avere idee che vanno ben oltre quelle messe in atto dalla società torinese. Ma al momento, restano solo idee. Almeno fino al 2022.