Saipem ed Eni stanno per siglare un’importante partnership commerciale per la realizzazione del più grande ed innovativo polo energetico sul mare.

L’idea è di costruire una centrale solare al largo di Ravenna, nel bel mezzo dell’Adriatico, utile per produrre grandi quantità di idrogeno verde. Che verrà trasferito sulla terraferma attraverso dei tubi che attualmente vengono utilizzati per trasportare gas metano.

L’investimento sarà da circa 1 miliardo di euro, ed oltre ai due colossi italiani dell’energia, potrebbe aggiungersi anche Equinor.

La maggiore compagnia petrolifera norvegese ha già confermato il suo interesse per questo progetto.

Se ti interessano invece ulteriori info su altri progetti riguardanti nuovi tipi di energia, ti consigliamo di leggere anche: “Eni: dal 2021 energia dal moto ondoso per le isole italiane”.

Di seguito vi indicheremo tutto ciò che sappiamo sul progetto e sulla partnership tra Saipem ed Eni.

Saipem-Eni: il progetto Agnes

La centrale solare galleggiante che verrà realizzata da Saipem ed Eni prende il nome di “progetto Agnes”.

L’intenzione è quella di dire addio alle fonti energetiche non rinnovabili e passare quindi alla produzione di energia “green”.

Ma c’è di più perché la zona che va da Venezia a Rimini potrebbe ben presto diventare il più grande polo energetico green del Mediterraneo. Nonché l’unico grande polo produttore di nuove forme di energia.

Il progetto prevede la realizzazione di una sorta di “tappeto” galleggiante nel mare di fronte a Ravenna, formato da numerosi pannelli fotovoltaici. A questi verranno aggiunti anche dei ventilatori eolici che si occuperanno di aumentare la produzione di energia green.

Tutta l’energia prodotta potrebbe poi essere stoccata attraverso alcuni impianti di elettrolizzazione già presenti al largo di Ravenna e di proprietà di Eni.

Dopodiché l’energia rinnovabile arriverebbe sulla terra ferma attraverso dei normali tubi, attualmente in uso per il trasporto di metano.

Inizialmente l’idrogeno prodotto verrà utilizzato per alimentare gli autobus di Ravenna, in futuro invece servirà senza dubbio ad alimentare i nuovi veicoli che utilizzeranno l’idrogeno come carburante.

Foto di C Morrison da Pixabay