Il 2021 è stato un grande anno per le materie prime, che hanno goduto di forti rialzi per tutto l’anno.

Ma molto probabilmente, come già indicato da analisti ed esperti del settore, queste “sovraperformance” sono destinate a finire. Nelle ultime settimane infatti il settore delle materie prime ha fatto intravedere le prime debolezze.

Di seguito vi indicheremo le migliori materie prime su cui investire nel 2022, secondo la nota investments bank americana Citigroup.

Posizioni “decisamente” Rialziste

Le posizioni ritenute da Citigroup decisamente rialziste, riguardano le seguenti materie prime:

  • Gas Naturale USA;
  • Argento;
  • Platino;
  • Cacao.

L’argento continua ad accrescere il proprio valore, che secondo gli analisti dovrebbe arrivare a 30 dollari entro la metà del 2022 e raggiungere i 40 dollari entro la metà del 2023.

Bene anche per platino e cacao, il primo ha un potenziale rialzista dell’80% e potrebbe raggiungere la quotazione di 1800 dollari l’oncia entro il 2022; mentre il cacao continua a fornire ottime performance rialziste.

Posizioni “fortemente” Rialziste

Le posizioni ritenute da Citigroup fortemente rialziste, riguardano le seguenti materie prime:

  • Alluminio;
  • Palladio.

Continua a spingere verso l’alto il valore dell’alluminio, dopo aver raggiunto e superato (quest’anno) i massimi storici registrati nel 2008. Previsto anche il boom del Palladio, utilizzato principalmente per produrre catalizzatori di carbonio.

Posizioni Neutrali

Le posizioni ritenute da Citigroup neutrali, riguardano le seguenti materie prime:

  • Rame;
  • Nichel;
  • Zinco;
  • Carbone da Coke;
  • Zucchero.

Rimangono invece neutrali gli analisti di Citigroup sulle materie prime appena citate. Alcune di esse potrebbero però esplodere proprio nel 2022, magari come sta accandendo attualmente allo zucchero.

Segnaliamo infatti che i prezzi sono saliti alle stelle, a causa dei cali produttivi dovuti alle gelate.

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Foto di nedu503 da Pixabay