L’azienda italiana del lusso Moncler, è finanziariamente solida e non ha bisogno di nessuno. Sono queste le parole di Remo Ruffini, Presidente e a.d. della boutique italiana.
Senza ombra di dubbio, moltissime aziende del settore lusso rischiano la bancarotta a causa dell’impatto con il Covid-19 sui mercati (chiusura dei negozi, lockdown, ecc). L’unica via d’uscita potrebbero essere delle aggregazioni o acquisizioni da parte dei colossi del settore, citiamo ad esempio le francesi LVMH e Kering.
Proprio quest’ultima, sta facendo la corte a Moncler ormai da mesi. Ma Ruffini ha dichiarato che con Pinault (a.d. di Kering) si discute di strategie comuni e non di un’ipotetica acquisizione da parte della holding francese.
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Tempo fa si discusse di un possibile superamento della quota di Ruffini in Moncler (attualmente pari al 22,5%) da parte di Kering, o anche dell’acquisizione delle stesse sempre da parte del colosso francese. E diventare quindi azionista di maggioranza.
Ma così non è stato, l’azienda italiana continua a camminare a testa alta per la sua strada.
C’è da dire però, che la pandemia ha causato un crollo dei ricavi nel primo trimestre dell’anno pari al 18%. Il fatturato trimestrale quindi si attesta sui 310 milioni di euro. Le stime sono decisamente peggiori per il secondo trimestre, i ricavi potrebbero registrare un crollo di oltre il 20% rispetto allo stessso periodo dell’anno precedente.
A pesare su questo valore c’è stata sicuramente la chiusura delle boutique Moncler in Giappone, Europa e Stati Uniti. Per l’area Hong Kong non ci sono novità, il trend rimane negativo (da oltre un anno è così), mentre dall’Asia arrivano i primi segnali di ripresa.
Ricordiamo che è proprio l’Asia l’area geografica dove Moncler sta crescendo di più, capace addirittura di trainare l’intero business dei piumini di lusso.
Fare previsioni è abbastanza difficile, Ruffini ha già annunciato che non si tornerà ai livelli pre-epidemia nel breve termine. Per il momento l’obiettivo è avvicinarsi quanto più possibile ai livelli dello scorso anno e chiudere questo 2020 senza troppe pretese.
Previsioni difficili anche per il 2021, anche se crediamo che la risalita di Moncler potrebbe cominciare proprio con l’inizio del nuovo anno.
Non va assolutamente male alla Borsa di Milano, le azioni Moncler si sono ormai quasi stabilizzate, e assolutamente riprese dal crollo registrato a metà Marzo. Al momento della scrittura di questo articolo, il titolo Moncler registra +2,97%, con un valore pari a 33,93 euro per azione.
Il 2020 era iniziato con una quotazione pari a 40,59 euro, mentre il punto più basso dell’anno è stato toccato il 12 Marzo (26 euro per azione).
Per il momento il trend è positivo, la riapertura degli store e la fine del lockdown nella maggior parte degli Stati europei e asiatici fa ben sperare.