Il noto marchio partenopeo attivo nel settore dell’abbigliamento di lusso, Harmont & Blaine, ha sfiorato i 100 milioni di euro di ricavi (2019) e continua a crescere anno dopo anno. Eppure il Fondo Clessidra, che detiene il 35% circa delle quote, ha preferito metterle in vendita.

Ebbene, il fondo non ritiene più strategica la propria partecipazione in Harmont & Blaine. Clessidra ha quindi affidato già l’anno scorso la vendita delle proprie quote a Lazard, che si occuperà di trovare potenziali acquirenti.

Ma per il momento, in quel di Caivano (NA), non sembra essere pervenuta alcuna interessante offerta. La società dovrebbe essere valutata per una cifra intorno ai 150-180 milioni di euro.

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Harmont & Blaine: i punti vendita e l’e-commerce

Il gruppo fondato dai fratelli Menniti continua ad espandersi. Le ultime apertura risalgono al 2019, quando vennero aperti i nuovi store in Spagna, in Austria e a Il Cairo.

Attualmente sono 114 i punti vendita gestiti in maniera diretta, ed oltre 600 multibrand. Ma non finisce qui, perché il marchio del bassotto sta spingendo sulle vendite online, e le vendite tramite e-commerce sono aumentate in maniera esponenziale.

Alla fine del 2019 è stata siglata anche una partnership con il Gruppo Giglio, operazione che ha consentito ad Harmont & Blaine di aumentare le vendite online del 30% circa in pochissimi mesi. La partnership prevede anche il lancio di un’app per gli acquisti che potrebbe essere attiva già dalla seconda metà del 2020.

I nuovi tessuti e le nuove aperture

Grandi novità anche sul fronte dei tessuti, l’azienda partenopea ha dato il via a capi realizzati in eco-cashmere. Il suddetto tessuto è riciclato certificato al 100% e costituito principalmente da cotone organico. Insomma passione per il proprio lavoro e innovazione non mancano affatto al “bassotto napoletano”, che oltretutto ha intenzione di aprire entro fine 2020 il proprio “flagship store” a Roma.

Ma non c’è solo la Capitale nei progetti di Harmont & Blaine per questo 2020, bensì anche l’apertura del secondo store a Il Cairo, e tutta una rete di negozi in Francia.

Per quanto riguarda il Paese d’Oltralpe, c’è tutto un progetto particolarmente interessante. Ebbene il marchio partenopeo ha già annunciato l’apertura di 5 corner, più precisamente a:

  • Nizza,
  • Tolone,
  • Lione,
  • Parigi.

Per quanto riguarda la capitale francese, è prevista l’apertura di uno store sulla Boulevard Haussman, ovvero una delle vie dello shopping parigine più rinomate.

Insomma i progetti ci sono, Harmont & Blaine potrebbe diventare anche uno dei marchi italiani del lusso più rinomati, come ad esempio Gucci, Armani, Fendi, Dolce & Gabbana e così via.

Ma è il Fondo Clessidra che un po’ ci spaventa, visto la fine che ha fatto fare ad altri due marchi italiani del lusso come Buccellati e Roberto Cavalli. Una è finita nelle mani dei cinesi, l’altra in quella degli arabi.

Speriamo che Harmont & Blaine rimanga in Italia.