Il Consorzio Melinda è attivo da oltre 30 anni, leader assoluto in Italia nella produzione di mele. Negli ultimi anni sta registrando anche una notevole crescita, infatti nell’ultimo bilancio (2018/19) ha registrato un fatturato in aumento del 50% rispetto a quello precedente.

Ora, a quanto pare, il Consorzio Melinda ha intenzione di espandersi ed aumentare ancor di più la produzione di mele. Il Piano Industriale 2020/2022, approvato l’11 Luglio scorso dal cda di Melinda, prevede una serie di investimenti per un totale di 100 milioni di euro. Questi fondi andrebbero spesi proprio per realizzare ex-novo una sala di precalibraggio e confezionamento.

Ma un gruppo di soci si è opposto all’iniziativa e sta tentando di fermare l’investimento destinato alla sala di Casez pari a 25 milioni di euro. Oltretutto mettendo anche in risalto i limiti del Consorzio.

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Corsorzio Melinda: il caso

Un gruppo di soci del Consorzio Melinda ha quindi firmato una petizione per evitare l’investimento da 25 milioni di euro destinato all’ampliamento della sala di Casez.

Le motivazioni sono molto semplici, sembrerebbe infatti che un ulteriore investimento nell’Alta val di Non possa risultare inutile. In quella zona infatti sono già presenti ben 4 stabilimenti con una capacità produttiva di 100.000 tonnellate ognuno, per un totale quindi di 400.000 tonnellate.

Ma il punto è un altro, si rischia anche di creare problemi ambientali vista l’alta concentrazione di tir e trattori in quella zona. Traffico maggiorato e vivibilità ridotta.

Nell’ultimo punto, probabilmente il più importante, il gruppo di soci sottolinea che per il suddetto investimento il Consorzio Melinda dovrebbe impegnare quasi tutte le risorse a propria disposizione.

E quindi per i prossimi due anni (2020/22) dovrebbe esclusivamente concentrarsi sull’aumento di produzione e tagliare risorse al marketing, alla manutenzione delle strutture, alla forza-lavoro e così via.

Forse Melinda dovrebbe attendere ancora qualche anno prima di avviare investimenti di questa portata.

Il bilancio 2018-2019

Per quanto riguarda il bilancio del consorzio Melinda, l’ultimo esercizio fiscale (01/08/2020 – 31/07/2020) è stato chiuso con 257 milioni di euro di ricavi. Si tratta di un aumento-record rispetto al bilancio dell’anno precedente, segnaliamo +50% sul fronte del fatturato. Infatti per l’esercizio 2017/18, i ricavi ammontano a 128 milioni di euro.

Il totale del fatturato deriva da due segmenti, ovvero:

  • Divisione Mele (ricavi pari a 248,37 milioni di euro);
  • Divisione Ciliegie e Frutti di Bosco (ricavi pari a 8,59 milioni di euro).

Nell’ultimo esercizio fiscale, la produzione di mele ha raggiunto i suoi massimi storici, per un totale di ben 443.601 tonnellate. Molto bene anche sul fronte della produzione di ciliegie e frutti di bosco, con un totale di 1.555 tonnellate.

Infine, alle 16 cooperative che fanno parte del Consorzio Melinda sono stati liquidati 172 milioni di euro totali. Il prezzo medio delle mele che il Consorzio ha pagato alle cooperative è stato pari a 0,349 € al chilo, mentre quello relativo a ciliegie e frutti di bosco risulta 4,13€ al chilo.