C’è grande interesse per Piaggio Aero, l’azienda aerospaziale che si occupa di fornire mezzi (militari e non) alle Forze Armate italiane e ad altri Enti Statali.
Ricordiamo infatti che l’azienda di Sestri Ponente è in vendita ( o meglio è stata indetta una gara per l’acquisizione della stessa), ed attualmente ha ricevuto ben 11 proposte.
Sono ormai lontani i tempi della gestione Mubadala (fondo di Abu Dhabi), in cui l’azienda non è riuscita a crescere nonostante i consistenti investimenti (1 miliardo di euro in 6 anni). Ora Piaggio Aereo è un’azienda in salute, con un portfolio ordini che arriva a quasi 800 milioni di euro.
E’ veramente difficile trovare una società in amministrazione straordinaria con questi numeri e ordini all’attivo. Chi acquisirà Piaggio Aero si ritroverà con la strada già spianata, e con numerosi contratti alle spalle.
Per ulteriori informazioni, leggi anche: “Piaggio Aerospace: all’asta azienda aeronautica italiana”.
Gran parte del merito di questa “rinascita” va sicuramente attribuito a Vincenzo Nicastro, commissario straordinario scelto dal Mise per guidare l’azienda aeronautica italiana. Ebbene, inizialmente ci sono state grandi difficoltà, i velivoli da costruire e da sottoporre a refitting scarseggiavano.
Oggi Piaggio Aero ha raggiunto quota 30 velivoli da realizzare, e ne ha molti altri da sottoporre a refitting. Solamente gli accordi legati a questi velivoli raggiungono un valore di 640 milioni di euro. A cui andranno sommati i 160 milioni di euro relativi alla costruzione del drone “P1HH” destinato alla Difesa italiana.
Ma non solo Italia ed Europa, segnaliamo infatti che l’azienda sta ricevendo ordini anche da America e Asia.
Per quanto riguarda l’acquisizione di Piaggio Aero, il commissario straordinario Nicastro ha specificato che non si tratta assolutamente di un’asta ma di una gara con relativa classifica finale. Saranno quattro i criteri su cui si baserà l’assegnazione della gara:
Attualmente sono pervenute a Piaggio Aero ben 11 offerte, poi ridotte a 9 a causa dell’impossibilità per due gruppi di verificare sul posto lo stato di salute dell’azienda.