Presentata un’offerta molto interessante ad Alitalia. L’imprenditore boliviano Efremovich ha dichiarato di voler investire circa 1 miliardo di euro sulla compagnia italiana.

Inoltre, il recente Decreto Rilancio prevede anzi, da il via libera, allo stanziamento di 3,7 miliardi di euro alla nostra compagnia aerea.

I fondi serviranno, ancora una volta, per evitare il fallimento.

La Commissione UE si era già schierata contro gli aiuti pubblici da elargire ai propri vettori aerei, stoppando anche le intenzioni del governo italiano verso la propria compagnia aerea (leggi anche: “Alitalia zero aiuti: AirFrance 7 mld, Lufthansa 9 mld”).

Intanto la Francia ha stanziato 10 miliardi di euro per Air France, la Germania 9 miliardi di euro per il salvataggio di Lufthansa, e l’Italia con l’ultimo Decreto ha messo 3,7 miliardi di euro sul piatto, a fondo perduto per Alitalia.

A cui però vanno aggiunti circa 8 miliardi di euro stanziati in precedenza.

A quanto pare è partita la nazionalizzazione, la nuova newco sarà controllata interamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Anche se non vengono disdegnati investitori esteri pronti ad entrare nel capitale di Alitalia, come ad esempio German Efremovich.

Di seguito tutti i dettagli sull’offerta presentata ad Alitalia.

Offerta Alitalia: Efremovich propone un investimento da 1 miliardo di euro

Il noto imprenditore boliviano, già fondatore e patron del vettore aereo Avianca, nonché Presidente di Synergy Group, ha presentato la sua proposta.

E’ stato proprio lui a scrivere al Ministro Patuanelli (Sviluppo Economico), e a Giuseppe Leogrande (commissario Alitalia), esprimendo il suo interesse per la compagnia italiana.

A quanto pare, l’imprenditore settantenne avrebbe presentato un’offerta per un investimento da circa 1 miliardo di euro in Alitalia. Inoltre, Efremovich si dice disposto a collaborare con partner pubblici o privati, a patto però di aver accesso a tutti i dossier economici-finanziari di Alitalia.

Al momento non è stato stilato un piano industriale, dato che Efremovich attende l’ok per l’accesso alla data room della nostra compagnia aerea, per poi svilupparlo sulla base dei dati che verranno riscontrati sui documenti.

Ma una bozza di piano è stata già annunciata. Efremovich ne ha anche illustrato i punti più importanti.

Il piano e le possibili mosse strategiche

La prima cosa che segnaliamo è che, una volta dentro, Efremovich dovrà essere lui a gestire la compagnia aerea. Senza interferenze politiche. Questo è il primo punto.

Poi secondo l’imprenditore boliviano, i fondi stanziati dal governo italiano sarebbero troppi per rilanciare Alitalia come vettore low-cost o regional. Secondo Efremovich, i 3,7 miliardi stanziati dal governo e il suo investimento pari ad 1 miliardo di euro, serviranno per porre maggiore attenzione alle tratte a lungo raggio.

Infatti, dopo il ridimensionamento (già annunciato) della compagnia aerea le tratte intercontinentali dovrebbe diminuire notevolmente. Così come parte della flotta aerea, ad esempio non saranno più presenti due “mostri” del cielo come l’Airbus A380 e i Boeing 747 (gli aerei più grandi e capienti).

La connessione con il resto d’Europa sarà garantita da un doppio hub, uno con sede a Roma Fiumicino, l’altro nel nuovissimo aeroporto di Milano Malpensa. Secondo Efremovich, il collegamento con le altri capitali del mondo dovrà essere un fattore considerato fondamentale per la compagnia italiana.

Il consiglio quindi, è quello di puntare sul lungo raggio, cosa che la nuova newco vorrebbe evitare cancellando quante più tratte possibili.

Sul fronte dei dipendenti invece, l’imprenditore suggerisce di tagliare quelli ritenuti in esubero o non necessari e riportare il costo del lavoro sullo stesso livello delle altre compagnie aeree europee.

Infine, Efremovich chiude affermando che Alitalia non può assolutamente muoversi da sola, ma cercare di chiudere importanti partnership ed entrare in una delle tre grandi alleanze aeree.

Ovvero SkyTeam, Star Alliance, e OneWorld.