Arrivano ottime notizie dall’azienda farmaceutica più importante d’Italia, ovvero il Gruppo Menarini.

Si tratta della realizzazione di un nuovo polo produttivo da ben 40.000 metri quadri, che sorgerà a Sesto Fiorentino nell’area ex-Longinotti. L’intesa tra l’azienda, la città metropolitana di Firenze (sede principale del gruppo), il Comune, e la Regione è già stata raggiunta.

Oltretutto la nascita del nuovo stabilimento servirà anche a recuperare un’area industriale ormai in disuso.

Un progetto che assume una rilevanza strategica per il Comune di Sesto Fiorentino, ma non solo. L’investimento sarà da ben 150 milioni di euro, e il nuovo polo produttivo darà lavoro ad oltre 250 persone.

Potremmo definirla un’ottima risposta tutta “italiana” a Roberto Cavalli, che dopo aver venduto il noto brand fiorentino all’uomo d’affari arabo Hussain Sajwani, quest’ultimo ha annunciato il trasferimento della sede da Sesto Fiorentino a Milano.

Mettendo a rischio circa 170 dipendenti (leggi anche: “Roberto Cavalli: caos per il trasferimento a Milano”).

Quindi per un’azienda che se ne va, ce n’è un’altra che arriva.

Gruppo Menarini: il bilancio 2019

In costante crescita, il Gruppo Menarini ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 3,8 miliardi di euro, ed un Ebitda da 492 milioni di euro. Una crescita del 3,2% rispetto l’anno precedente, trainata soprattutto dal mercato estero.

La scadenza del brevetto di Adenuric, farmaco di punta del gruppo utile a combattere l’iperuricemia non ha inciso più di tanto, così come l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.

Anzi, il mercato estero ne è uscito rafforzato e attualmente rappresenta il 77% del fatturato totale.

Segnaliamo anche l’acquisizione dell’azienda biotech a stelle e strisce Stemline, operazione che fa parte del Piano industriale del gruppo italiano, che punta ad espandersi acquisendo altre realtà farmaceutiche estere.

Ma il successo è dovuto soprattutto all’altissima qualità dei farmaci prodotti dal Gruppo Menarini, che possiamo dirlo, ci invidiano in tutto il mondo.

Un ottimo lavoro è stato svolto anche dall’attuale CEO del gruppo, Elcin Barker Ergun, che con le sue scelte strategiche ha contribuito fortemente alla crescita del colosso farmaceutico che fa capo alla famiglia Aleotti.

L’acquisizione di Stemline

L’espansione nel mercato estero comincia quindi con l’acquisizione di Stemline Therapeutics. Azienda statunitense che si occupa principalmente si sviluppo e commercializzazione di terapie oncologiche innovative.

L’operazione dovrebbe essere portata a termine già nel secondo trimestre del 2020, il totale per l’acquisizione dell’azienda Made in Usa è stato di 677 milioni di euro.

Secondo l’accordo stipulato dalla multinazionale italiana, una controllata del Gruppo Menarini lancerà un’offerta pubblica per acquisire tutte le azioni Stemline in circolazione.

L’offerta per gli azionisti dell’azienda statunitense è pari a 12,50 dollari per azione, più un Contingent Value Right non ancora quantificato. Grazie all’acquisizione di Stemline, la presenza del Gruppo Menarini negli States verrà ampliata, così come il portfolio di prodotti oncologici e terapie innovative.