Il valore del Bitcoin continua a scendere senza sosta, soltanto un mese risultava superiore ai 60.000 dollari (14 Aprile 2020).

Oggi, 20 Maggio 2020, lo stesso valore è crollato a quota 32.346,31 euro, un disastro. Eppure nel mese di Aprile ha aggiornato i propri record storici giorno dopo giorno, anzi sembrava non volesse fermarsi più.

Ma alla fine non c’è da stupirsi dato che il Bitcoin nel corso degli anni ci ha abituati ad assistere a crolli vertiginosi, scoppi di bolle improvvisi, o anche il perfetto contrario (rialzi-monstre mai visti nel mondo della finanza).

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Di seguito vi indicheremo le cause del crollo del valore del Bitcoin.

Valore Bitcoin: perché è crollato?

Il valore del Bitcoin è cominciato a crollare nella prima decade di Maggio, perdendo a poco a poco fior di milioni in capitalizzazione.

Le montagne russe sono cominciate dopo le dichiarazioni di Elon Musk, che ha deciso di non accettare più pagamenti in Bitcoin per l’acquisto delle sue Tesla. Il mercato ha reagito in maniera prevedibile, il Bitcoin ha perso in poco tempo il 20% del proprio valore.

Il motivo? Per Musk generare i Bitcoin è un’operazione troppo dispensiosa in termini economici, ma soprattutto altamente inquinante. Quest’ultimo fattore va senza dubbio ad intaccare la filosofia green del noto imprenditore di origini sudafricane.

C’è da dire però che non si tratta di una novità, si sapeva da tempo che il Bitcoin rilascia un valore altissimo (300 kg) di anidride carbonica per ogni singola operazione effettuata. Evidentemente Musk se n’è accorto solo ora, o forse solo ora ha voluto farlo presente tramite una pubblica dichiarazione.

Ma Elon Musk a parte, a sferrare il colpo decisivo sono state le istituzioni cinesi (capitanate dalla Banca Centrale Cinese).

A quanto pare in Cina è stato proibito a tutte le istituzioni finanziarie di effettuare pagamenti in cryptovalute, a prescindere da quale essa sia.

A crollare quindi non è stato solo il Bitcoin, ma anche Ethereum (-20%), Dogecoin (-19%) e tutte le altre crypto.

Foto di WorldSpectrum da Pixabay