Le azioni Eni continuano il loro rally in borsa. Al momento della scrittura di questo articolo, il valore del titolo è pari a 13,36€ (-0,31%). Gli analisti prevedono che il valore continuerà a scendere. Il titolo non ha minimamente reagito alla sensazionale notizia annunciata da Eni, ovvero la scoperta di un grande giacimento di gas in Arabia Saudita.

La stessa identica cosa accaduta qualche settimana fa. La borsa infatti, non reagì neanche alla notizia del nuovo contratto decennale di approvvigionamento di Gas naturale, firmato in Nigeria. Evidentemente gli occhi sono tutti puntati sul processo per le presunte tangenti in Nigeria, il CEO di Eni Claudio Descalzi sarebbe pronto a lasciare il colosso italiano se condannato in primo grado (Leggi anche: “Eni: corruzione internazionale in Congo, GdF in azione”).

E questo peserà pesantemente sul titolo, che rischia di perdere parecchi punti percentuali, e ovviamente sull’azienda che dovrà procedere con un ri-asset societario.

Azioni Eni: il caso di Descalzi

A quanto pare le azioni Eni potrebbero crollare. Ricordiamo che appena dopo le dichiarazioni di Claudio Descalzi, che si è detto pronto a lasciare se condannato in primo grado al processo, il titolo è andato giù. A fine giornata è riuscito a perdere l’1,72%, attestandosi a quota 13,23€. Inoltre, il mandato di Descalzi finirà questa primavera, mentre il verdetto è atteso entro la fine dell’anno. Insomma, si tratta di una bella gatta da pelare.

Tutto gira intorno ad un deal da 1,3 miliardi di dollari per il giacimento offshore OPL 245 in Nigeria. Grazie a delle presunte tangenti, questo deal (risalente al 2011) sarebbe stato facilitato. Descalzi ha sempre dichiarato di non aver mai partecipato a nessuna attività illegale, e che il suo lavoro in Eni non è finito.

La nuova scoperta in Medio Oriente

C’è da dire però, che l’andamento lento o al ribasso delle azioni Eni è dovuto anche alla forte flessione del petrolio, che attualmente si ritrova sotto la soglia dei 60 dollari per la prima volta nell’ultimo trimestre. Evidentemente anche la domanda di greggio è calata.

Ma il cane a sei zampe continua ad espandersi e a concentrarsi sulla ricerca di nuovi pozzi petroliferi. Negli Emirati Arabi Uniti, la multinazionale italiana possiede ben 12.000 km quadrati di aree esplorative. Solo ad Abu Dhabi la produzione del giacimento off-shore è di circa 50.000 bbl al giorno.

Ora è stato scoperto un nuovo pozzo, il Mahani 1. Perforato fino a quasi 4500 m di profondità, è stata trovata una spessa colonna mineralizzata di gas e condensati. Si stima che il giacimento potrebbe erogare 1,4 milioni di metri cubi di gas al giorno. Una gran bella scoperta, ma come già anticipato, il valore delle azioni Eni non è cambiato minimamente dopo la notizia.