Il food delivery continua a crescere senza sosta, in particolare in Italia dove il nuovo sistema di ordine e consegna cibo piace moltissimo. Le città al top per richiesta e “fatturato” sono Milano, Roma e Torino. Anche nel Sud Italia il sistema raccoglie consensi, con città come Napoli, Lecce e Palermo pronte a scalzare le altre città dalla Top 3.
Secondo le statistiche del settore, il 93 % dei centri abitati con oltre 50.000 abitanti, ha servizi di consegna attivi. Attualmente, per i primi 3 trimestri del 2019 si registrano entrate derivanti dal settore pari a 566 milioni di euro. Una crescita-monstre del 56 %, in appena un anno. E il 2019 non è ancora finito.
Pochi giorni fa è arrivata una notizia molto interessante per il food delivery italiano, le due maggiori piattaforme Moovenda e Presto Food hanno optato per la fusione. Nasce così la prima holding italiana del settore, il mercato potenziale sarà da 1 miliardo di euro.
Ora come ora, a comandare il mercato è senza ombra di dubbio Just Eat. Il colosso britannico registra in media 555.000 richieste mensili, circa 4 volte in più rispetto al suo unico vero concorrente Deliveroo (142.000 richieste). La nascita del nuovo colosso italiano servirà a ridimensionare le due piattaforme ed acquisire una parte della loro fetta di mercato. Almeno in Italia.
Certo, arrivati a questo punto ci sembra difficile scalzare Just Eat dal ruolo di leader incontrastato del settore. Il colosso del food delivery, ha registrato un fatturato di 779,5 milioni di sterline nel 2018. Quello di Deliveroo invece, è pari a 277,1 milioni di sterline (2017). Però, se proprio dobbiamo essere chiari e guardare anche ai mercati extraeuropei, è l’americana Grubhub l’azienda più prolifica del settore. Il 2018 è stato chiuso con 1,01 miliardi di dollari di fatturato.
La nuova holding italiana si chiamerà Mvnd. La fusione tra le due più importanti aziende nostrane del food delivery ci fa ben sperare. Il Made in Italy, quindi, si fa sentire anche nei nuovi settori. Simone Ridolfi, attuale ad di Moovenda, ha già fornito i numeri sul nuovo colosso : più di 100.000 clienti, più di 2000 ristoranti, 13 città diverse da Nord a Sud. Poi, annuncia anche il primo obiettivo della nuova società ovvero aprire per la prima volta fuori dai confini nazionali. La prima città europea arriverà già entro la fine del 2019.
L’ambizione di Mvnd viene sottolineata anche da Guido Consoli, ad di Presto Food. Per quanto riguarda la fusione, ha annunciato i vari vantaggi che ne ha determinato. Si va dalla riduzione della concorrenza fino al consolidamento dei territori dove il nuovo gruppo è già presente, passando anche per l’abbassamento dei costi di produzione.
Attualmente, Mvnd è il primo food delivery italiano per dimensioni e fatturato. Il quarto in Italia se contiamo anche i colossi stranieri.
La scalata della nuova piattaforma, è appena cominciata.