Il mercato automobilistico europeo è a rischio. A lanciare l’allarme è stata Renault, il titolo della casa francese infatti è crollato in borsa. Con esso l’intera industria automobilista d’Europa, FCA compresa. La multinazionale italiana è stata vittima del profit warning francese.

E non finisce qui. Un simile profit warning ha affossato anche Leonardo (ex-Finmeccanica), stavolta a causa di Thales. Il gruppo di elettronica francese, specializzato nell’aerospaziale e nel trasporto terrestre, ha portato Leonardo ad essere il peggior titolo di ieri sul Ftse Mib.

Queste reazioni a catena sono estremamente preoccupanti. Il settore sta calando sempre più.

Andamento e previsioni Renault

Le azioni Renault hanno raggiunto i minimi storici (come ad Aprile 2013) chiudendo con un valore azionario pari a 46,70 €. Le perdite registrate sono addirittura a doppia cifra (oltre 15 %). Al ribasso quindi, le stime sui ricavi e quelle sul margine operativo.

Una situazione veramente complicata in casa Renault, le previsioni future non aiutano minimamente l’azienda francese. Per quanto riguarda il 2019, si prevede che il fatturato di Renault scenderà tra il 3 % ed il 4 %. Il mantenimento dei target dell’anno scorso (come gli analisti avevano preventivato a inizio anno) non è riuscito.

Ma il peggio lo si avrà dal margine operativo, che farà peggio del previsto e si attesterà intorno al 5 %. Difficilmente il flusso di cassa rimarrà positivo fino alla fine dell’anno. Insieme a Renault, nella rete dei crolli, ci finiscono anche Peugeot, Daimler e Volkswagen.

Andamento e previsioni FCA

Brutta la giornata di ieri anche per FCA, dopo la notizia del crollo Renault  il titolo italiano ha perso l’ 1,58 % su base 11,95 €. Poi, a fine giornata, ha lasciato sul terreno il 2,38 % attestando il valore azionario su 11,85 €. Stamattina, fortunatamente il titolo ha cominciato a guadagnare punti percentuali e uscire da questa brutta situazione. Al momento della scrittura di questo articolo, le azioni FCA registrano + 1,60 %, con un valore azionario di 12,04 €.

E’ iniziato quindi il recupero da parte di Fiat Chrysler. Il crollo dovuto al sell-off che ha colpito la rivale francese, sembra si stia già allontanando. Intanto arrivano nuove soluzioni sui componenti auto e sulla produzione elettrica. Quest’ultima sarà avviata nello stabilimento di Melfi, lo stesso dove verrà fuori la nuova Jeep Compass. Il modello in questione sarà “ibrido” a partire dall’autunno del 2020, e utilizzerà il sistema di ricarica elettrica con presa di corrente.

Insomma, FCA continua verso la sua strada nonostante gli errori di percorso causati da altre aziende rivali. Il settore auto però trema, e con esso il 3 % del PIL mondiale.

Meglio muoversi con estrema cautela.