E’ ormai passato tantissimo tempo dall’uscita del primo album dei calciatori Panini, era il 1961. Da quel momento in poi, l’azienda modenese ha vissuto una continua ascesa al successo. Le sue figurine autoadesive sono riuscite ad entrare nella quotidianità. Destinate non solo ai bambini, anche gli adulti impazziscono per le figurine Panini che hanno accompagnato generazioni e generazioni di italiani. Solo guardarle suscita ricordi ed emozioni indescrivibili.

L’azienda è stata gestita dalla famiglia Panini fino al 1986, anno in cui entrerà la società Sabaudia con l’acquisto del 25 % delle quote e la Mondadori con il 10 %. L’idea di quotarla in borsa diventa allettante, cosa che poi non succederà e la famiglia decide di vendere la società alla Marvel, colosso americano dei fumetti. Nel 1999 l’azienda torna italiana (e con sede sempre a Modena) grazie all’acquisizione da parte di Fineldo, tutt’ora proprietaria del gruppo insieme alla famiglia Baroni.

Figurine Panini: i numeri dell’azienda

L’azienda è valutata  1 miliardo di dollari, l’anno scorso è stato l’anno del boom dato che dopo i mondiali il gruppo ha incassato cifre record. Si stima che la produzione di figurine sia di circa 6 miliardi di pezzi l’anno, divise in 30 collezioni (in Italia) che diventano addirittura 400 in tutto il mondo. Insomma, un vero e proprio impero che inoltre conferisce al gruppo Panini il titolo di leader mondiale indiscusso nel settore. Nessuno riesce a tenere il passo della storica azienda modenese.

Ma non solo figurine, Panini si occupa anche di stampe di fumetti Marvel e Topolino, per un totale di 7000 fumetti l’anno, e i numeri (come il fatturato) sono destinati a crescere ancora. Attualmente conta 450 dipendenti nella sede principale e 700 sparsi per il globo. Le partnership commerciali riguardano Usa, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania. Il fatturato medio invece si aggira intorno ai 600 milioni di euro l’anno. L’ultimo bilancio ha visto toccare quota 750 milioni di euro.

L’offerta arrivata dagli Usa

Sono questi i motivi che hanno spinto una delegazione americana a recarsi a Modena, i numeri aziendali hanno convinto la società statunitense a trattare l’acquisto di alcuni pacchetti azionari. Partendo proprio da quello di Aldo Hugo Sallustro, attuale amministratore delegato di Panini e proprietario di quote societarie. A Modena quindi sono favorevoli alla vendita, ma solo per una cifra pari a non meno di 1 miliardo di euro.

In passato, per la stessa cifra, si sono fatti avanti anche imprenditori cinesi, ma la società modenese ha preferito non accettare le offerte a causa dello spostamento della sede principale. Gli americani invece sono d’accordo a lasciare Modena come quartier generale, una cosa di fondamentale importanza per Sallustro & co. La trattativa con gli americani potrebbe essere chiusa a breve.