Evergrande, un gigante dell’industria immobiliare cinese che sta affrontato una grave crisi finanziaria, ha registrato un calo del 25,45% alla Borsa di Hong Kong, suscitando preoccupazioni su scala globale.

La società ha accumulato un debito enorme, superiore a 300 miliardi di dollari, rendendola la società immobiliare più indebitata al mondo. Questo ha suscitato preoccupazioni per la sua capacità di soddisfare le scadenze dei debiti e ha portato a un calo significativo del valore delle sue azioni.

L’inizio della crisi

La crisi è iniziata quando è emerso che Evergrande non era in grado di soddisfare i requisiti per l’emissione di nuovi bond. Inoltre, la sua principale controllata domestica, Hengda Real Estate Group, è stata oggetto di indagine per sospetta violazione della divulgazione di informazioni. L’indagine ha rivelato una situazione finanziaria precaria, con debiti non pagati che ammontano a circa 277,5 miliardi di yuan e 1.931 cause legali pendenti.

A seguito di queste notizie, il valore delle azioni di Evergrande ha subito una forte caduta in Borsa.

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L’incapacità di Evergrande di adempiere ai suoi obblighi finanziari ha avuto ripercussioni non solo sull’azienda stessa, ma anche su tutto il settore immobiliare cinese e i mercati finanziari globali.

Altre società immobiliari, come Sunac e Country Garden, hanno registrato perdite, e c’è stata un’ampia preoccupazione riguardo agli effetti potenzialmente destabilizzanti della crisi di Evergrande sull’economia globale.

La reazione del governo cinese

Il governo cinese ha introdotto misure per cercare di stabilizzare il settore immobiliare e limitare l’impatto della crisi, ma il successo di queste iniziative rimane incerto. La crisi ha anche sollevato domande sul ruolo del settore immobiliare nell’economia cinese, che in passato ha contribuito significativamente alla crescita del PIL del paese.

In risposta alla crisi, Evergrande ha cercato di ristrutturare il suo debito e ha proposto piani che offrono ai detentori del debito diverse opzioni, inclusa la possibilità di scambiare il debito con nuove obbligazioni e strumenti legati alle azioni.

Nel complesso, la crisi di Evergrande ha messo in luce la fragilità e i rischi associati all’eccessivo indebitamento nel settore immobiliare e ha evidenziato la necessità di una maggiore regolamentazione e vigilanza per prevenire future instabilità finanziarie.