Dopo quasi tre anni da Primo Ministro del Regno Unito, Theresa May annuncia le sue dimissioni che saranno valide a partire dal 7 Giugno 2019. Non proprio una sorpresa dato che May non era riuscita a trovare un accordo sulla Brexit con il partito di opposizione, ed ha generato caos totale sulla questione. La possibile uscita dall’Unione Europea e le continua incertezze politiche del Regno Unito (si innescherà oltretutto una corsa alla leadership da parte dei vari partiti britannici) non fanno che pesare sulla borsa, innescando così il calo della sterlina.

Nonostante tutto ci sono anche notizie positive come la diminuzione del tasso di disoccupazione e la crescita salariale, anche l’inflazione che non supera il target istituito dalla Bank of England. Attenzione però, perché se per il 31 Ottobre 2019 il Regno Unito non riesce a trovare un accordo sul caso Brexit, sulla sterlina non può che esserci un impatto negativo.

Caos Brexit : i possibili risvolti

La situazione attuale indica Theresa May fuori dal ruolo di primo ministro, con Boris Johnson in prima linea per sostituirla, la situazione brittannica diventa ancora più instabile. L’ex sindaco di Londra è un accanito sostenitore dell’hard-Brexit ovvero un’uscita dall’Unione Europea senza alcun accordo tra i partiti britannici anche se il Parlamento non è proprio d’accordo sulla questione. Uscire dall’UE sarebbe molto semplice secondo Johnson, basterebbe infatti non seguire più le regole comuni imposti dall’UE fino ad una conseguente rottura.

Una quindi semplicissima ma che avrà sicuramente delle conseguenze di grande impatto economico e politico. Se così andrà, sicuramente ci dovremmo aspettare un rallentamento dell’economia britannica fino a toccare la recessione entro fine anno. Un rischio troppo grosso per il Regno Unito che comunque non demorde dal suo intento, e in caso di recessione dovrebbe far attenzione anche al taglio di interessi da parte della Banca inglese (mossa che, in questi gravi casi, verrà attuata di sicuro) che faranno arrivare l’inflazione alle stelle.

Una situazione alquanto complicata che potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, servirà calma ma soprattutto ottime intuizioni da parte dei politici brittannici.

E se il Regno Unito restasse nell’UE ?

La sterlina, secondo gli economisti britannici, è sottovalutata soprattutto rispetto alla stima del suo potere d’acquisto. Forse è questa la causa principale della Brexit anche se spesso, la sterlina, mostra incertezza e volatilità.

Uno scenario che potrebbe tranquillamente cambiare se il Regno Unito decidesse di restare nell’ Unione Europea, una scelta condivisa dal 44 % di cittadini brittannici. Infatti, con la decisione ufficiale di continuare la sua permanenza nell’UE, il Regno Unito assisterebbe sicuramente ad un rimbalzo della sterlina e quindi un rialzo significativo in borsa. Al momento però, la strada verso una soluzione comune sembra molto lontana.