La controllata italiana (con sede a Torino) di Fiat Chrysler Automobilies, ovvero FCA Italy, ha avviato l’iter per poter accedere ad un prestito statale pari a 6,3 miliardi di euro.

A quanto pare le pratiche sono già a buon punto, ricordiamo che il suddetto prestito è previsto dal Decreto Liquidità. Ad erogarlo sarà Intesa San Paolo, mentre SACE (controllata di Cassa Depositi e Prestiti) si occuperà di gestire le garanzie.

Appena dopo aver appreso la notizia, in Italia è scoppiato il caos. In molti infatti sono rimasti delusi da questa richiesta dato che FCA ha sede legale a sede legale in Olanda (ad Amsterdam) e sede fiscale nel Regno Unito. E per molti è suonato come una “truffa” ai danni dello Stato.

Ma le cose non stanno affatto così (leggi anche: “FCA Italy: come procede per Fiat, Alfa Romeo e Lancia?”).

Di seguito tutti i dettagli sull’operazione finanziaria riguardante FCA Italy.

FCA Italy: il punto della situazione

Il Partito Democratico (PD) ha cercato subito di stoppare l’operazione affermando che, se FCA vuole accedere al prestito, deve riportare sede legale e fiscale in Italia.

Diversamente il Presidente del Consiglio Conte si è mostrato favorevole all’erogazione del prestito dichiarando che si tratta pur sempre di un’azienda italiana con decine di migliaia di lavoratori italiani.

E c’è anche chi prova a fare visioni a lungo termine, citando l’imminente fusione con il gruppo francese PSA.

Ebbene, alcuni sostengono la tesi che a fusione avvenuta, ci sarà una riduzione degli investimenti di FCA in Italia e pian piano le attività nostrano diventeranno sempre meno rilevanti, privilegiando invece quelle francesi.

Ma anche questo è sbagliato.

Il prestito da 6,3 miliardi di euro destinato a FCA Italy servirà innanzitutto per rilanciare il settore automobilistico italiano. Quindi non solo aiuti a FCA, bensì all’intero settore.

Ricordiamo che FCA Italy possiede 16 stabilimenti e ben 26 centri di ricerca e sviluppo. I dipendenti, in tutto, sono ben 200.000 di cui gran parte italiani (per quanto riguarda stabilimenti e centri). A questi andranno aggiunti poi altri 120.000 persone impiegate nelle concessionarie.

Non è un caso quindi, che i vari sindacati si sono schierati a favore dell’azienda italiana e sono d’accordo con l’erogazione del prestito.

I dettagli sul prestito

Detto questo, possiamo passare al prestito vero e proprio. Innanzitutto avere sede legale e fiscale in Italia non è un requisito fondamentale per ottenere il prestito, anzi nel Decreto Liquidità non viene menzionato.

Inoltre, i 6,3 miliardi di euro richiesti da FCA Italy sono stati calcolati in base al 25% del fatturato come, invece, indicato nel suddetto Decreto. Infatti tutte le aziende possono richiedere il prestito fino ad un massimo pari al 25% del fatturato annuo.

E poi c’è da dire che FCA Italy ha già specificato come intende usare i 6,3 miliardi che riceverà. Ovvero verranno destinati esclusivamente agli stabilimenti produttivi localizzati in Italia, per pagare i fornitori (per la maggior parte si tratta di aziende italiane), e infine per il piano di investimenti nel BelPaese.

Infine, chiudiamo ricordando a tutti che si tratta di un prestito e non di un regalo. FCA Italy restituirà l’importo ricevuto in 3 anni, pagando ovviamente gli interessi.

Quindi il gruppo di John Elkann paga e ringrazia.