Un diamante è per sempre e resta per sempre. Non ditelo però a tutti i complottisti e i falsi analisti che hanno già messo in discussione la più grande società di estrazione diamantifera, ovvero De Beers, e addirittura l’intero mercato dei diamanti.
Ne avevamo già parlato in un precedente articolo, annunciando l’esaurimento globale in corso dei diamanti, e la volontà di De Beers di trovare una “soluzione alternativa”. La domanda è però effettivamente calata, ma questo potrebbe essere successo anche a causa dell’incredibile aumento di truffe nel settore e quindi la conseguente perdita di fiducia da parte degli investitori.
Un’altra causa potrebbe essere l’indebolimento del sistema economico cinese che al momento risulta in calo, la Cina è sempre stato il paese trainante del settore. E poi, se i diamanti sono in esaurimento, state tranquilli che quelli che rimangono subiranno un rincaro dei prezzi alle stelle.
Tutti si sono focalizzati sui dati e le statistiche dell’anno in corso, il 2019. Più precisamente su quelli riguardanti il settimo ciclo di vendite dell’anno, a cui ne seguiranno altri 3 da qui a Dicembre. Per questo ciclo De Beers registra un calo del 44 % rispetto allo stesso ciclo dell’anno precedente.
Le vendite sono state pari a 280 milioni di dollari, contro i 503 milioni di dollari dell’anno precedente. In pochi però sanno che i dati sono in aumento rispetto all’ultimo ciclo di vendita (il sesto) che ha registrato vendite per 250 milioni di dollari. Sembra che De Beers si stia riportando sulla buona strada dopo questo breve calo. Il bilancio provvisorio 2019 è di 2,9 miliardi e comprende i primi 7 mesi dell’anno, in calo del 26 %. Rimangono altri 5 mesi per aggiustare il bilancio e crediamo che sarà quasi impossibile invertire la tendenza, ma sicuramente l’anno verrà chiuso con un calo assai minore dell’attuale 26 %, ricordiamo che ci sono ancora altri 3 cicli di vendita prima della chiusura annuale.
Non è finita qui. Nell’ultimo ciclo di vendita, De Beers che di solito vende i diamanti in blocco, ha permesso agli acquirenti di poter rifiutare la metà delle gemme meno pregiate (inferiori a ¾ di carato) ed inoltre ha proposto anche di voler riacquistare il 20% delle gemme. Un’offerta che molti investitori hanno accettato. Per molti l’inizio del fallimento, per noi invece una strategia di mercato.
Quello che invece non hanno detto, forse sarà sfuggito, è che De Beers sta per rinnovare l’accordo di vendita dei diamanti con lo stato del Botswana e sta contrattando per nuove concessioni. Botswana e Russia sono i due più grandi produttori di diamanti al mondo. De Beers sta per chiudere un nuovo contratto di vendita decennale con il governo del Botswana che dichiara di voler migliorare la redditività del business con grandi ritorni per entrambi i partner.
Al momento il maggior numero di diamanti viene estratto da Debswana, una joint venture al 50-50 tra governo e De Beers. A breve però verranno aperti nuovi “giacimenti” mai utilizzati prima che promettono grandi cose. Il CEO di De Beers, Bruce Cleaver, ha dichiarato con estrema tranquillità che non è necessario il panico per il mercato dei diamanti. La domanda è infatti calata, ma resta comunque su livelli “ragionevoli”. Forse anche di più. Il CEO annuncia comunque che la società ha intenzione di investire in campagne di marketing per l’ultimo trimestre dell’anno, da sempre il più importante e il più redditizio.
Crediamo in una possibile e netta ripresa di De Beers e del mercato dei diamanti, però prima di tirare conclusioni preferiamo attendere almeno la fine del 2019. Con dati e statistiche annuali ufficiali sarà molto più facile capire l’andamento di mercato, e le previsioni per i prossimi anni. Una cosa è certa : la situazione (per il mercato dei diamanti) non è cosi disastrosa come in molti credono.