Tutti d’accordo per l’apertura della procedura d’infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia. Il nostro ministro dell’economia, Giovanni Tria, ha trovato un muro durante il colloquio dei ministri economici europei Bruxelles. L’Eurogruppo ha deciso di sostenere la Commissione Europea e chiede che siano applicate tutte le procedure necessarie per rispettare le regole di bilancio. Così conferma anche Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo.

Il commissario degli affari economici, invece, chiede più impegno all’Italia e soprattutto fatti e non chiacchiere. E Tria ribatte a Moscovici dichiarando che entro fine anno l’Italia ridurrà il deficit del debito pubblico dello 0,2 %. Al momento non è possibile stilare dati e statistiche per il 2019 dato che siamo ormai a metà anno, quindi non è dimostrabile il progetto del Ministro italiano. Anche l’Italia però non è affatto contenta della brutta piega che sta prendendo la situazione.

Ne avevamo già parlato nell’articolo ‘Bruxelles contro Italia : procedura d’infrazione attivata

Bruxelles vs Italia : la situazione

Le Maire, Juncker e Centeno sono tutti sulla stessa lunghezza d’onda, addirittura il ministro francese chiede all’Italia di attuare le prime manovre già nei prossimi giorni. Ricordiamo che nel caso in cui verrebbe approvata la procedura d’infrazione, arriverebbero dei commissari che controlleranno l’operato economico dell’Italia con scadenza degli obiettivi a tre o sei mesi. Come se fossimo tornati tra i banchi di scuola con le maestre che assegnano i compitini da fare a casa.

L’Italia non ci sta ed il ministro Tria è già all’opera per organizzare nuove manovre economiche, bocciati sin da subito tagli a sanità, istruzione, pensioni e così via. Bocciata anche l’idea dei mini-bot proposti dalla Lega Nord, il ministro dell’economia fa notare come possa essere una mossa illegale per l’UE. Il premier Giuseppe Conte invece potremo ritrovarlo anche in Tv, ma nel programma “Chi l’ha visto?”. Negli ultimi tempi infatti non si vede e non si sente, anche la Commissione Europea ha capito che fa tutto ciò che gli dicono Salvini e Di Maio e sembra, più che altro, un fantoccio (come spesso è stato definito).

E Salvini, non dice niente ? Al contrario, Salvini è una belva inferocita. Ha dichiarato di non capire il perché di un simile trattamento dopo che è anche (e soprattutto) l’Italia a mantenere in piedi la UE. I 6 miliardi all’anno che vengono versati forse finiscono nel dimenticatoio dato che, oltre a ricevere i soldi, sono anche capaci di volerci impartire delle lezioni. Come sempre, Salvini non ci sta. Stessa cosa Di Maio che sembra essere più in linea con il ragionamento “europeo” ma stabilisce sin da subito che tagli alle istituzioni non verranno assolutamente effettuati. Dichiara : “Saremo rispettosi ma non fessi.”

Bruxelles vs Italia : la fine del governo giallo-verde è vicina ?

E intanto il ministro Tria, non si sa come e in base a quali dati, ci invita a tenere la calma e ricorda che entro fine anno si vedranno i risultati. Anche quelli dell’insediamento del nuovo governo. La nuova riunione dei ministri economici europei è stata fissata per la prima settimana di Luglio, potrebbe darsi che le sanzioni vengano applicate. In questo caso, pensiamo che il governo giallo-verde possa mettere la parola fine al suo governato.