Il maggiore istituto bancario italiano, Intesa San Paolo, sta valutando un’alleanza strategica con Nexi. Quest’ultima è la maggiore azienda italiana operante nel settore dei pagamenti digitali. Attualmente è già attiva una partnership tra la Banca e Nexi, si tratta più che altro di rafforzare la collaborazione.

Ricordiamo che Intesa San Paolo aveva già venduto il ramo di attività tecniche di processing a Nexi, per una cifra pari a 1 miliardo di euro. Inoltre, l’istituto di credito è già stato in passato il principale azionista di Nexi con una quota del 42,3 %, seguito da MPS (24,4 %), e Unicredit (9,2 %). Tutti e tre sono poi usciti dalla società per far spazio a nuovi soci.

Andamento in borsa

La borsa risponde subito in positivo per Nexi, facendo registrare la migliore performance della giornata di ieri. Sul FTSE Mib, Nexi chiude a + 3 %, tutto grazie alle dichiarazioni di entrambe le società. Al momento della scrittura di questo articolo, il titolo continua a salire e guadagna addirittura il 5,6 % arrivando ad un valore di 9,90 €. Una crescita interessante quella di Nexi, che ha fatto il suo ingresso in borsa soltanto pochi mesi fa (Aprile 2019).

Le dichiarazioni e i comunicati

Nexi in un comunicato ha annunciato di aver avviato dei contatti preliminari, utili a valutare eventuali operazioni con Intesa San Paolo. C’è la volontà di estendere la partnership. Intesa San Paolo, ha a sua volta confermato i contatti preliminari volti a rafforzare la collaborazione. Quello che è stato smentito, almeno solo dalla parte di Nexi, è l’entrata di Intesa San Paolo nel capitale dell’azienda.

Si vocifera infatti, che l’istituto di credito sarebbe pronto a ri-acquistare le quote di Nexi, per un totale del 30 – 40 %, diventando così il secondo azionista di riferimento. Attualmente i fondi di private equity Bain, Advent e Clessidra detengono il 60 % complessivo di Nexi.

L’acquisizione delle quote

Inoltre, si è parlato già di una valutazione di 3 miliardi di euro per il 34 % delle quote di Nexi. In questo caso i fondi di private equity scenderebbero invece al 40 %. Intesa San Paolo non sarà quindi obbligata a lanciare un’opa su Nexi.

Nexi poi, ha anche annnunciato che qualsiasi operazione finanziaria fatta in collaborazione con Intesa San Paolo (e probabilmente riferendosi anche all’ipotetico acquisto delle quote), non intaccherà in alcun modo la mission dell’azienda. Quest’ultima si riferisce alla volontà di Nexi di essere la paytech di tutto il sistema bancario italiano. O meglio il partner indipendente di tutti gli istituti di credito che vogliano usufruire dei servizi e delle infrastrutture per pagamenti digitali proposti dall’azienda.

Il rafforzamento della partnership è molto interessante, attualmente è raro vedere una collaborazione di questa portata tra due gruppi italiani.

Complimenti ad entrambi.