In alcune delle sue dichiarazioni, il Ministro degli Interni Salvini, tocca l’argomento petrolio. E più di una volta, però senza soffermarsi troppo. L’argomento infatti è molto delicato, come ben sappiamo il petrolio è sinonimo di ricchezza, una materia prima al momento indispensabile. Grazie all’avanzamento della tecnologia e ai nuovi metodi di ricerca ed estrazione, possiamo affermare che l’Italia si ritrova con più petrolio di quanto pensasse. In molti vi starete chiedendo dove si trovano i giacimenti in Italia e quanto petrolio è in grado di produrre. Le risposte le troverete in questo articolo, però prima di tutto dobbiamo precisare che al momento l’Italia non estrae la materia prima in tutti i luoghi in cui si trova. Spesso infatti, l’estrazione potrebbe avere delle conseguenza negative sull’ambiente circostante ed influenzare anche zone limitrofe, i giacimenti e le piattaforme petrolifere sono bloccate.

Con riserva da oltre 600 milioni di barili e produzione da oltre 85.000 barili al giorno, l’Italia non è messa poi così male sulla questione petrolio. Secondo le statistiche, siamo al quinto posto fra i maggiori produttori di petrolio in Europa. Dietro solo a Danimarca, Regno Unito, Norvegia e Russia. E molto più avanti dei “cugini” francesi, spagnoli e tedeschi. Se la produzione di petrolio la uniamo con quella di gas naturale, le entrate dello Stato sono quantificabili intorno ai 350 milioni di euro annui. Però, sembrerà strano, ma questa più che buona produzione di petrolio basta appena per il 10 % del fabbisogno nazionale. Il restante viene importato dall’estero.

Basilicata petrolifera

Un vero e proprio paradosso, a cui aggiungiamo anche il possedimento del più grande giacimento on-shore su terraferma di tutta l’Europa. Stiamo parlando della Val d’Agri, in Basilicata, questo è il luogo più ricco di idrocarburi di tutta l’Europa Continentale. E’ il “Texas d’Italia”. Presenti 27 pozzi tutti attivi, qui si produce il 75 % di tutto il petrolio nazionale. Inoltre, sono veramente pochi i siti petroliferi che pongono una così alta attenzione all’ambiente. E’ riscontrabile sono in alcuni giacimenti in Norvegia, Gran Bretagna e Olanda. Ma comunque la recente normativa contro le trivellazioni, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, sta mettendo in seria difficoltà i giacimenti della Val d’Agri. La Basilicata è senza dubbio la più grande riserva di petrolio d’Italia.

Situazione nel resto d’Italia

Non solo Basilicata, l’oro nero è presente anche in altre regioni italiane. Certo, nessuna è paragonabile alla Val d’Agri, ma alcuni giacimenti sono presenti anche in Sicilia. Piccole quantità per l’isola, ma comunque la seconda regione in fatto di produzione. Stiamo parlando dei giacimenti di Ragusa, Gela e Gagliano Castelferrato. Dopodiché, i siti restanti sono sparsi un po’ in tutta Italia, dalla zona di Crotone in Calabria, fino alla città romagnola di Ravenna. Passando per Molise, Abruzzo e Lazio; fino a Lombardi e Veneto. Però se escludiamo la Basilicata e la Sicilia, la produzione restante è davvero minima.