Continua il caos sul fronte Ilva-Arcelor Mittal. Il colosso franco-indiano è pronto a lasciare Taranto e trasferirsi altrove, lo spegnimento degli altiforni si avvicina. In particolare l’altiforno 2 verrà spento il 13 Dicembre, come ordinato dal Tribunale di Taranto.

La multinazionale dell’acciaio lascerà l’Italia e porterà altrove i 6 miliardi di euro di investimenti che erano destinati all’Ilva di Taranto (Vedi “Arcelor Mittal: investimento da 6 miliardi in India”). Inoltre, ci sono nuovi risvolti e retroscena sulla faccenda.

La prima cosa è che ora Arcelor Mittal è disposta a pagare pur di andare via da Taranto, sarebbe disposta a sborsare 1 miliardo di euro in favore del governo italiano. La seconda invece riguarda un’inchiesta del giornalista Gaetano Pecoraro da parte de Le Iene, che è volato fino in Belgio per vederci chiaro sulla questione.

La proposta di Arcelor Mittal per l’Ilva

A quanto pare Arcelor Mittal avrebbe messo sul piatto la risoluzione definitiva del contratto, e sarebbe disposta a pagare 1 miliardo di euro per lasciare l’Ilva entro Aprile 2020. La proposta sarebbe arrivata al MISE tramite una lettera.

La cifra proposta da Arcelor Mittal comprende 500 milioni di euro per lo svuotamento del magazzino, la fidejussione da 90 milioni intestata all’Ilva (come garanzia per l’affitto dello stabilimento, pari a 15 milioni di euro al mese), e la rinuncia agli investimenti ambientali sostenuti fin’ora ovvero 400 milioni di euro.

Secondo indiscrezioni, la proposta del colosso dell’acciaio non corrisponde alle richieste del governo italiano. Infatti, mancherebbero all’appello altri 850 milioni di euro tra mancate manutenzioni (350 milioni di euro) e la penale per la risoluzione anticipata del contratto (500 milioni di euro).

Ma le recenti dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, smentiscono tutto. Il Ministro infatti ha fatto presente che l’offerta da 1 miliardo di euro è solamente una bufala, e non c’è stata nessuna interlocuzione tra le due parti. Inoltre, Patuanelli ha aggiunto che anche se fosse così, non sarebbe di certo la soluzione che il governo sta cercando. Ha concluso affermano che la vera soluzione è un nuovo piano industriale per l’Ilva.

Lo stabilimento di Arcelor Mittal in Francia, anch’esso sotto inchiesta

L’inchiesta di Gaetano Pecoraro

Non è finita qui. Ieri sera, 10 Dicembre 2019, è andato in onda un servizio de Le Iene che fa luce sulle losche strategie di mercato di Arcelor Mittal. Gaetano Pecoraro ha scoperto un dettagliato piano di speculazione finanziaria che farebbe guadagnare milioni al colosso franco-indiano. Un preciso meccanismo che permetterebbe all’azienda di guadagnare anche dai 4700 licenziamenti annunciati per l’Ilva. Inoltre, è uscita fuori anche una strategia industriale con la quale Arcelor Mittal riesce ad eliminare le aziende concorrenti, uccidendole.

Arcelor Mittal infatti acquisirebbe le aziende concorrenti solo per chiuderle e trarne vantaggio (il colosso in questo modo diventa sempre più leader assoluto del settore). Inoltre, come successo per uno stabilimento in Belgio, Arcelor punta ad ottenere il 10-15% di profitti sul capitale investito. Una strategia economica mai vista prima d’ora nel settore siderurgico.

Infine, è stata svelata anche la vendita delle quote di CO2 (assegnate dalla UE) in Borsa. Sembra strano, ma c’è un mercato di queste quote. Negli ultimi 5 anni, Arcelor Mittal ha guadagnato quasi 2 miliardi di euro da questo “giochino”.