Quota 95 potrebbe presto sostituire Quota 100, la nuova riforma pensionistica farà parte della Legge di Bilancio 2022.

Attenzione però, perché la nuova manovra è destinata esclusivamente per coloro che lavorano nel settore edile (operatori edili) e delle ceramiche (ceramisti).

Molto probabilmente si tratterà quindi di Quota 95 e non di Quota 93 con 30 anni di contributi come in molti hanno ipotizzato.

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Di seguito vi indicheremo tutto ciò che sappiamo su Quota 93.

Quota 93: come funziona

Quota 93 permetterà l’uscita anticipata dal lavoro per edili e ceramisti. La soglia di contributi minima richiesta scenderà inoltre dagli attuali 36 anni a 32 anni.

Se in possesso dei suddetti requisiti, edili e ceramisti potranno aderire all’APE sociale (anticipo pensionistico) con 32 anni di contributi. Un ulteriore requisito riguarda l’età, sarà possibile presentare la domanda dal momento del raggiungimento del 63° anno d’età.

L’eccezione relativa agli anni di contributi utili per poter aderire all’Ape sociale, nasce dal fatto che le categorie di lavori citati sono da considerare più rischiosi e usuranti dal punto di vista fisico.

Come dimostrato anche da alcune ricerche e analisi condotte dall’INAIL, in cui si evince che solamente nei primi mesi del 2021 le denunce per infortuni e morti sul lavoro sono aumentate del 16% circa.

E a quanto pare non c’è occasione migliore della presentazione della nuova Legge di Bilancio per cercare di correggere questo valore al ribasso.

L’accordo tra il Governo ed i vari sindacati è stato già raggiunto, l’attuale testo riguardante l’anticipo pensionistico (relativo al settore edile e delle ceramiche) andrà rivisto e riformulato con la Legge di Bilancio 2022.

Foto di pasja1000 da Pixabay