La nota compagnia di navigazione italiana Moby-Tirrenia, controllata da Onorato Armatori, naviga ancora in alto mare. E non ci riferiamo alle tratte marittime, bensì al suo salvataggio. Ne avevamo già parlato in diversi articoli, se vuoi rinfrescarti la memoria leggi “Moby-Tirrenia : un altro fallimento italiano”.

Ad oggi, il crack finanziario è stato evitato anche se il fallimento è sempre dietro l’angolo. Ad Hoc Group ha anche presentato un’offerta ad Onorato Armatori, respinta proprio nelle scorse ore. Rimane aperta però la strada del dialogo, il gruppo Onorato ha già convocato un tavolo di confronto con i vertici di Ad Hoc Group per trovare una soluzione che soddisfi entrambi.

Moby-Tirrenia : l’offerta da parte di AHC

La proposta di Ad Hoc Group è stata ritenuta da Moby-Tirrenia non compatibile con le leggi applicabili e con i contratti vigenti. Oltretutto l’offerta pare che sia eccessivamente penalizzante nei confronti dei creditori della compagnia di navigazione italiana.

Il gruppo Onorato infatti, intende soddisfare tutti i propri creditori e non singole posizioni. Dall’offerta di Ad Hoc si evince che alcune posizioni creditizie siano nettamente favorite, mentre Moby S.p.a. intende trovare una soluzione legale che tuteli tutti gli stakeholders coinvolti.

La volontà della compagnia di navigazione è e rimane quella di seguire un percorso di risanamento, atto a salvaguardare i 10.000 dipendenti del gruppo, i fornitori, e tutti i clienti.

Previsioni future e risultati finanziari

Moby-Tirrenia respinge quindi l’offerta ricevuta, ma annuncia che confida nella buona fede di Ad Hoc Group, e convoca un tavolo di confronto. Quindi nei prossimi giorni potrebbe arrivare anche un accordo tra le parti, che stanno già riformulando proposte e offerte.

Attualmente il debito finanziario di Moby-Tirrenia si attesta a 591 milioni di euro, l’Ebitda dell’ultima trimestrale è invece pari a 118 milioni di euro. Per il debito, 300 milioni di euro riguardano i bondholders, mentre 160 milioni di euro è la cifra da saldare nei confronti delle banche.

E’ inevitabile anche un ri-asset del gruppo, soprattutto per quanto riguarda la flotta navale. Per quest’ultima si stima un valore che supera 1 miliardo di euro. Insomma, qualcosa si sta muovendo nei prossimi giorni potrebbe arrivare una nuova proposta da parte di Ad Hoc Group.