Banca Carige è vicinissima alla cessione delle proprie quote di maggioranza, nonostante l’operazione non sia ben vista dagli altri istituti di credito italiani, sia piccoli che grandi.

A quanto pare l’offerta vincolante di BPER da 1 euro può andare a buon fine. Ovviamente si tratta di una cifra simbolica a cui seguirà un aumento di capitale da almeno 1 miliardo di euro.

La ricapitalizzazione verrà però eseguita dal Fondo Interbancario e non da BPER Banca. Quindi l’istituto emiliano è pronto ad acquisire Banca Carige, ma solamente se il salvataggio di quest’ultima sarà a carico delle altre banche (Fondo Interbancario).

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Di seguito vi indicheremo i dettagli dell’operazione di acquisizione di Banca Carige da parte di BPER.

Banca Carige: l’offerta di BPER

L’offerta di BPER prevede l’acquisizione delle quote di Banca Carige attualmente in mano al Fondo Interbancario e Cassa Centrale (l’88,3%, ovvero la quota di maggioranza) per il prezzo di 1 euro.

Seguirà poi un’OPA sulla restante quota del capitale (11,7%) attualmente in mano agli investitori retail.

Ci teniamo a precisare che l’acquisizione dell’88,3% delle quote e la conseguente OPA sul capitale restante, avverrà soltanto nel caso in cui il Fitd decida di procedere con la ricapitalizzazione pari a 1 miliardo di euro per Banca Carige.

Entro lunedì 20 Dicembre è attesa la risposta del Fitd che potrebbe anche declinare l’offerta presentata da BPER.

Se accettasse l’offerta, Il Fondo Interbancario aumenterà le sue perdite relative a Banca Carige. Ricordiamo infatti che l’ultimo aumento di capitale da parte di Fitd in Banca Carige è stato effettuato nel 2019, per un cifra pari a 500 milioni di euro.

Inoltre si tratterebbe dell’ennesimo aumento di capitale per la banca ligure, il quinto negli ultimi 8 anni. Per il Fondo Interbancario le perdite potrebbero arrivare a superare quota 1,5 miliardi di euro.

Una storia simile a quella della Banca Popolare di Bari, che solamente lo scorso anno ha fatto perdere al Fitd ben 1,2 miliardi di euro. Per poi essere ceduta alla Banca pubblica Mcc (controllata da Invitalia) sempre alla cifra simbolica di 1 euro.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay