Grandi novità sul Risiko Bancario italiano, a quanto pare le nozze tra Unicredit ed MPS si avvicinano sempre più.

Nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra Unicredit ed il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per verificare la fattibilità dell’operazione. Ricordiamo che il MEF è attualmente azionista di maggioranza dell’istituto di credito senese.

Ebbene il summit si è concluso in maniera positiva, entrambe le parti hanno approvato i presupposti per la potenziale operazione di M&A.

Se ti interessano ulteriori info sul risiko bancario italiano, ti consigliamo di leggere anche: “Banco BPM-Bper: fusione ok, c’è anche Unicredit-MPS”.

Di seguito vi indicheremo i dettagli della fusione tra Unicredit ed MPS.

Unicredit e MPS: la situazione attuale

Dopo l’incontro di ieri tra Unicredit ed MPS (quest’ultima rappresentata dal suo azionista di maggioranza, il MEF), anche la Borsa di Milano sorride ai due istituti di credito.

Infatti entrambi hanno aperto la seduta odierna sull’FTSE MIB in gran rialzo.

Al momento della scrittura di questo articolo, le azioni Unicredit stanno guadagnando il +4,59% ed il loro valore si attesta sui 10,28 euro per azione.

Sta facendo addirittura meglio il titolo MPS, attualmente in rialzo del +7,41% con un valore pari 1,22 euro per azione.

E’ però ancora presto per definire ufficiale l’operazione tra i due istituti di credito, segnaliamo che Unicredit al momento sarebbe interessata solamente alle attività commerciali di MPS e non alla banca nella sua “interezza”.

Inoltre, tra i presupposti concordati nella giornata di ieri si è discusso di una eventuale neutralità del MEF nel capitale del nuovo gruppo bancario Unicredit-MPS.

Saranno invece da definire le modalità con cui verranno esclusi i crediti deteriorati (che fanno capo ad MPS). Unicredit ovviamente non ha alcuna intenzione di “accollarsi” gli NPL della banca toscana.

Infine, segnaliamo che però non è da escludere l’entrata del Governo nel capitale del nuovo gruppo Unicredit, anche se ovviamente non in veste di azionista di maggioranza.

Foto di Emanuele Patti da Pixabay