Stamattina si è riunito il cda di Enel per discutere dell’offerta pervenuta dal fondo australiano Macquarie Group per l’acquisizione di Open Fiber.

Una mossa inaspettata che ha creato anche un certo scompiglio in casa Enel, ma soprattutto ha mandato in fibrillazione Cdp. Infatti Cassa Depositi e Prestiti detiene attualmente il 50% di Open Fiber, l’altra metà fa invece capo ad Enel.

E proprio nella giornata di ieri il Ministro delle Finanze, Roberto Gualtieri, sembra abbia convocato l’a.d. di Enel Francesco Starace per discutere proprio delle mosse future.

A quanto pare Cdp non si lascerà sfuggire la possibilità di salire al 51% delle quote e prendere quindi il totale controllo di Open Fiber.

Se ti interessano ulteriori informazioni, leggi anche: “Azioni Enel: -2,57% titolo a quota 7,38 euro”.

Open Fiber: l’offerta da 2,6 miliardi di euro

Cassa Depositi e Prestiti starebbe quindi pensando di acquistare una quota che va dal 5 al 10% da Enel, e lasciare il restante al fondo australiano. Questo sempre per evitare una gestione paritetica, e per diventare azionista di maggioranza di Open Fiber.

Il fondo australiano eventualmente non sarà azionista di maggioranza, e Cdp non vorrebbe farla entrare direttamente con il 50% delle quote.

C’è da dire però che potrebbe trattarsi di un vero affare per Enel, che ha investito intorno ai 700-800 milioni in Open Fiber. Macquarie valuta l’azienda italiana 7-8 miliardi di euro, indebitamento compreso. E al netto di quest’ultimo ha già messo sul piatto una cifra che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere 2,6 miliardi di euro (per il 50% di Open Fiber) se vendere l’intera quota o solamente una parte.

O anche un 5-10% a Cdp ed il 40-45% al fondo australiano. Ma in questo caso crediamo che Macquarie non sia d’accordo e l’affare possa saltare.

La creazione della Rete Unica in Italia entra quindi nel vivo, e Macquarie ha scombussolato i piani i Cdp ed Enel pur presentando un’offerta assolutamente interessante.

Vi terremo aggiornati sulla vicenda, nei prossimi giorni l’a.d. Starace ed il cda di Enel prenderanno delle decisioni.

 

Foto di Daniel Dino-Slofer da Pixabay