Le azioni TIM non brillano a Piazza Affari e aprono la seduta quotidiana a -1,99%, terminando ufficialmente la volata che aveva contraddistinto il titolo la scorsa settimana.

Sulla scia della presentazione dell’offerta non vincolante per l’acquisizione di TIM, il titolo in sole 5 sedute ha guadagnato oltre il +30%.

L’offerta per l’acquisizione recapitata a Telecom Italia, da parte del fondo statunitense KKR, è in fase di valutazione.

Inoltre segnaliamo che Venerdì scorso (26 Nov), Luigi Gubitosi ha presentato le proprie dimissioni da amministratore delegato, ruolo che ora è stato assegnato a Pietro Labiola (ex-numero 1 di TIM Brasil).

Di seguito vi indicheremo i dettagli dell’operazione TIM-KKR, e l’andamento delle azioni TIM.

Azioni TIM: la situazione attuale

Al momento della scrittura di questo articolo, le azioni TIM sono in netto ribasso (– 3,05 %), ed il loro valore si attesta sui 0,47 euro per azione.

Finisce qui la corsa del titolo TIM, che la scorsa settimana è stato in grado di mettere a segno eccezionali performance, toccando addirittura + 30%.

Ora il titolo ha invertito la sua rotta, e potrebbe continuare a seguire un trend negativo.

La risposta del socio di maggioranza Vivendi, che ha giudicato insufficiente l’offerta ricevuta da parte del fondo americano, ha sicuramente contribuito a questo significativo ribasso.

Si tratta di un’OPA amichevole sul 100% di TIM, l’offerta di KKR è pari a 0,50 euro per azione.

Attualmente crediamo che l’offerta sia in linea con la valutazione del titolo TIM, anche se i principali azionisti difficilmente daranno il via libera all’operazione.

Per quanto riguarda i francesi di Vivendi, il prezzo medio pagato per costruirsi la propria posizione nel capitale di TIM (24 %) è stato di 1,07 euro per azione.

E’ andata sicuramente meglio a Cassa Depositi e Prestiti, che per arrivare al suo 10 % del capitale di TIM ha comprato azioni ad un prezzo medio pari a 0,65 – 0,70 euro per azione. Ma comunque una cifra più alta dell’offerta presentata da KKR.

Per questo motivo, crediamo che l’offerta dovrà essere necessariamente rivalutata al rialzo, altrimenti la trattativa non andrà in porto.

 

Foto di ElasticComputeFarm da Pixabay