Comincia la fase due del piano di risparmi e tagli di Lufthansa. La principale compagnia aerea europea annuncia lo stop a nuovi ingressi di velivoli, la notevole riduzione delle attività di alcune controllate come Austrian Airlines e Brussel Airlines, ma soprattutto dà l’addio a Germanwings.

Quest’ultima chiude i battenti, si tratta di una società ormai ridotta all’osso, la chiusura è stata inevitabile. E molto probabilmente la stessa sorte toccherà a Eurowings.

A quanto pare è già naufragata anche l’ormai vecchia idea di contribuire al salvataggio della nostra ex-compagnia di bandiera, Alitalia.

Anche se Lufthansa ha sempre dichiarato di non voler entrare nel capitale della società italiana, ma di voler partecipare come partner commerciale (leggi anche: “Salvataggio Alitalia: Lufthansa vuole acquistare il 70%”).

Ora, la nostra compagnia sta per essere nazionalizzata e sopravviverà a questo brutto periodo di crisi economica (soprattutto per il settore aereo).

Succederà lo stesso con Lufthansa, o dovremmo invece aspettarci di peggio?

Lufthansa: i tagli alla flotta aerea

Per contrastare il crollo dei viaggi causati dall’avanzata dell’epidemia da Covid-19, Lufthansa sta mettendo in atto un piano di risparmi che comprende numerosi tagli sia alla flotta aerea che al personale. Senza dimenticare l’enorme riduzione delle tratte coperte.

Per quanto riguarda la flotta aerea, il colosso tedesco ha optato per una drastica soluzione. Ad andare in “pensione” saranno ben 6 Airbus A380 (un gigante dei cieli) e 7 A340-600. A lasciare la compagnia saranno anche 5 Boeing 747-400 e 11 Airbus A320, quest’ultimi non eseguiranno più tratte a corto raggio.

Ma la situazione più particolare riguarda proprio i “colossali” Airbus A380 che dovevano essere venduti tra due anni, ma lasciano anticipatamente la flotta Lufthansa in modo da compensare le enormi spese di manutenzione.

Lasciare a terra dei “mostri” del genere è estremamente costoso.

Il focus sulle controllate di Lufthansa

Tra gli aeroporti che subiranno maggiori tagli ci sono Francoforte e Monaco, i due hub tedeschi più importanti. I voli si sono ridotti addirittura del 90%, sia interni di corto raggio e sia voli turistici a lungo raggio.

Per non parlare della controllata Eurowings che ha già messo in vendita 10 Airbus A320, e ridotto enormemente la propria attività. La società rischia il collasso.

Proprio come accaduto a Germanwings, altra società controllata da Lufthansa che, a dir la verità, aveva già chiuso battenti da tempo come compagnia aerea. Ora, la chiusura tocca anche a tutte le altre attività ancora operative dell’ex-compagnia tedesca.

Uguale anche la linea adottata da Swiss International Air Lines (sempre controllata da Lufthansa) che ha già annunciato di aver posticipato i nuovi ingressi nella flotta, in modo da procedere prima con l’uscita dei vecchi velivoli.

Insomma, Lufthansa è in estrema difficoltà. La compagnia tedesca dovrebbe reggere, un eventuale fallimento risulta veramente difficile da ipotizzare, ma probabilmente inevitabile se l’epidemia dovesse continuare ancora per altri 2-3 mesi.

Quindi il fallimento di Lufthansa ci sembra un po’ troppo, ma sicuramente la compagnia aerea tedesca uscirà da questa crisi ampiamente ridimensionata.