Non è ancora detta l’ultima parola su Alitalia. Il peggio sembra stia per arrivare, dopo l’uscita di Atlantia dalla cordata per il salvataggio (Vedi “Fallimento Alitalia: salta la cordata Atlantia-FS-Lufthansa”), ci si mette anche la UE che ha il potere di dichiarare il fallimento della famosa compagnia di bandiera italiana. L’accusa che potrebbe portare a questa decisione, è quella per violazione delle norme sugli aiuti di Stato.

Quindi, oltre al danno potrebbe esserci la beffa. Eppure nelle ultime ore arriva una gran bella sorpresa: Lufthansa sarebbe pronta a trattare l’acquisto del 70% delle quote, e diventare così azionista di maggioranza. Si apre uno spiraglio per Alitalia.

La situazione attuale

La famosa compagnia tedesca si è sempre dichiarata pronta ad entrare nella cordata con Atlantia e Ferrovie dello Stato, ma non del tutto. Infatti Lufthansa si è proposta esclusivamente come partner commerciale, annunciando di non voler entrare nel capitale di Alitalia.

Dopo l’uscita di Atlantia, è rimasta solo FS per il controllo della nuova NewCo, Lufthansa avrebbe garantito solamente una forte partnership commerciale. Cosa che non sarebbe bastata per il salvataggio Alitalia. E allora ecco che si girano le carte in tavola e arriva una nuova proposta. Il futuro di Alitalia è però ancora incerto.

L’offerta di Lufthansa

A quanto pare, già Giovedì scorso, i vertici di Lufthansa avrebbero incontrato il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Alla riunione era presente anche il CEO della società tedesca, Carsten Spohr, che ha informato tutti i presenti sulle condizioni di Lufthansa per il salvataggio Alitalia.

Lufthansa infatti sarebbe disposta ad acquisire il 70% delle quote, magari in collaborazione con FS (la compagnia italiana potrebbe acquisire il restante 30%). Ma le richiesta della principale compagnia tedesca sono fondamentalmente due: un imponente taglio alla flotta Alitalia che porterebbe ad una riduzione della stessa di almeno un terzo; e un altro importante taglio ai dipendenti e addetti ai lavori. Gli esuberi vengono stimati in 5500 persone, tutte destinate al licenziamento.

Un Airbus A380 della flotta Lufthansa

Previsioni future sul salvataggio Alitalia

Lufthansa ha quindi in mente un dettagliato piano di ristrutturazione, FS è invece disposta ad entrare anche per frenare una possibile strategia di regionalizzazione che i tedeschi potrebbero mettere in atto. Fatto sta che Alitalia non rimarrà comunque una compagnia italiana, sempre se avverrà il salvataggio.

Molte tratte verranno cancellate come ad esempio i voli da e per Reggio Calabria e Trieste, in perdita da anni. E poi sta circolando un’altra indiscrezione, ovvero che il governo italiano sarebbe disposto ad effettuare il taglio sui dipendenti, per circa 3000-3500 persone. Condizione che rispecchierebbe la volontà del governo italiano e non quella di Lufthansa.

Tra qualche settimana scopriremo (forse) la verità.