Il bilancio Lavazza 2020 è stato approvato dal cda e presentato dall’attuale a.d. del gruppo, Antonio Baravalle.

Il 2019 era stato l’anno dei record per il colosso italiano del caffè, che ha chiuso l’anno con risultati eccezionali (per maggiori info, leggi anche: “Bilancio Lavazza: il 2019 è stato da record!”).

Purtroppo non possiamo dire lo stesso del 2020, anno in cui tutte le grandi aziende (e non solo Lavazza) hanno dovuto fare i conti con l’effetto Covid-19.

Ma tutto sommato l’azienda torinese ha retto alla grande l’impatto con la pandemia ed ha chiuso l’anno con un bilancio di tutto rispetto.

Se ti interessano ulteriori info su Lavazza, ti consigliamo di leggere anche: “Lavazza: andamento di mercato, acquisizioni e debutto in F1.”.

Di seguito vi indicheremo i dati di bilancio 2020 del Gruppo Lavazza.

Bilancio Lavazza: i numeri del 2020

Nel 2020 il fatturato del gruppo Lavazza  si è attestato sui 2,08 miliardi di euro, in lieve calo (-5%) rispetto al 2019.

Lo stesso vale per l’EBITDA, che risulta in calo del -13% rispetto all’anno precedente, e si attesta sui 253 milioni di euro. C’è da dire pero, che al netto delle donazioni (Lavazza ha contribuito a contrastare la pandemia grazie ai suoi contributi economici) lo stesso valore risulta in calo del -8,8%.

Il peggior risultato riguarda l’utile netto, in calo addirittura del -34% rispetto all’anno precedente.

Resta invece positivo il cash flow che risulta in linea con i risultati ottenuti nel 2019. La generazione di cassa operativa 2020 è pari a 125 milioni di euro.

L’obiettivo del gruppo, come dichiarato dall’a.d. Baravalle è tornare ai livelli pre-Covid e recuperare marginalità.

Lo stesso a.d. ha anche colto l’occasione per presentare il piano “Roadmap to Zero”, che invece ha come obiettivo raggiungere emissioni zero di CO2 entro il 2030.

Si tratta di un piano molto ambizioso, per neutralizzare del tutto il proprio impatto carbonico il gruppo ha deciso di procedere con investimenti “green” per  ben 50 milioni di euro (solo durante il biennio 2020/21).

Inoltre, entro il 2025 l’azienda torinese prevede che l’intero portafoglio di “packaging” diventi compostabile.

Foto di Elias Shariff Falla Mardini da Pixabay