Ha rubato ben 722 milioni di dollari grazie ad una truffa basata sul mining di Bitcoin. Personaggio di spicco di una banda specializzata in frodi bancarie e vendita illecita di titoli finanziari, si è servito dell’ormai “classico” schema Ponzi per truffare centinaia di investitori.

Stiamo parlando di Silviu Catalin Balaci, programmatore rumeno di 35 anni, che poche ore fa si è dichiarato colpevole. Sono numerose le truffe che fanno capo a Balaci, secondo le autorità attivo dall’Aprile 2014 fino a Dicembre 2019.

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Di seguito analizzeremo la truffa sul mining di Bitcoin.

Mining di Bitcoin: la truffa di BitClub Network

La banda di truffatori, composta da quattro persone (tutte arrestate tranne Balaci, attualmente in attesa di giudizio) hanno proposto e venduto quote inesistenti di mining pool di Bitcoin in cambio di denaro.

In realtà non esisteva nessun mining pool, ma i truffatori sono stati in grado inoltre di proporre anche un ulteriore bonus (ovviamente mai pagato) agli investitori che portavano altre persone nel finto network ideato dai truffatori.

Un piano studiato ad hoc che però non ha permesso di farla franca a Balaci e soci, che definivano “pecore” le persone raggirate.

A quanto pare Balaci si è costituito nelle scorse ore ed ha dichiarato di aver rubato 722 milioni di dollari in Bitcoin. Ora è in attesa di giudizio, rischia 5 anni di carcere ed una multa da 250.000 dollari oltre al sequestro dei proventi derivanti dalle truffe.

Il network utilizzato dai truffatori era BitClub, più volte segnalato da Cointelegraph per “movimenti sospetti” e tentato “malleability attack” alla rete Bitcoin.

 

Foto di chiplanay da Pixabay