Le azioni Wirecard cadono nel baratro, da 104,50 euro sono crollare a 39,90 euro in appena 24 ore. Dopodichè è continuato il trend negativo e il titolo ha raggiunto i minimi storici, ovvero 1,28 euro per azione.

Tutto è dovuto allo scandalo del bilancio 2019, che riporta 2 miliardi di euro come cifra presente in cassa e quindi da considerare come liquidità dell’azienda.

Ma dopo la revisione dei conti è saltato fuori che i 2 miliardi non ci sono, altro che deposito in alcune banche delle Filippine come dichiarato dall’ex-CEO del gruppo. Che fra l’altro è stato già arrestato per poi essere rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 5 milioni di dollari.

Se vuoi approfondire la questione, ne abbiamo ampiamento parlato in questo articolo: “Wirecard: ennesima truffa alla tedesca, svaniti 2 mld”.

Di seguito l’andamento di mercato e l’analisi tecnica delle azioni Wirecard.

Azioni Wirecard: andamento di mercato

La bancarotta si avvicina sempre più, inoltre a tutto ciò c’è da aggiungere il congelamento dei conti di tutte le società terze che utilizzano i sistemi di pagamento Wirecard. Nella bufera ci è finita anche la nostra SisalPay pur non avendo alcuna colpa. Ma di questo ne parleremo più avanti.

Ci concentriamo adesso sulle azioni Wirecard, che sono letteralmente sprofondate dopo che la società tedesca ha ammesso che i 2 miliardi di euro non esistono.

Le conseguenze sulla Borsa di Francoforte sono state catastrofiche, il titolo è crollato e si èavvicinato molto ad una quotazione pari a zero.

Il 17 Giugno infatti il titolo segnava 104,50 euro, per poi scendere di colpo a 39,9 euro per azione, e continuare progressivamente la discesa. Il 26 Giugno il titolo aveva già perso tutto, la quotazione era di 1,28 euro.

Poi però, dopo aver toccato il fondo, il titolo è rimbalzato. Al momento della scrittura di questo articolo, le azioni Wirecard segnano un rialzo del 137,82% con un valore che si attesta sui 3,05 euro. Sicuramente un rialzo niente male, ma se pensiamo che soltanto una settimana fa il titolo viaggiava sui 140 euro, c’è sicuramente da disperarsi.

Prevediamo che nei prossimi giorni le azioni Wirecard torneranno nuovamente a scendere di valore, fino all’annuncio ufficiale di bancarotta.

Il crack, a questo punto, è inevitabile.

La questione SisalPay e i conti bloccati

Ripercussioni negative, come già anticipato, sono toccate all’azienda milanese Sisal. L’autorità di vigilanza bancaria ha infatti predisposto il blocco simultaneo di tutte le carte di società terze (e quindi al di fuori di Wirecard) che però utilizzavano il sistema della società tedesca per la gestione dei pagamenti digitali.

A questo punto, sono state bloccate anche tutte le carte SisalPay, provocando caos e scompiglio fra gli utenti. I conti infatti sono stati congelati e qualsiasi tipo di pagamento (o anche prelievo) viene rifiutato.

Ma la società italiana ha già emesso un comunicato in cui tranquillizza i propri utenti e dichiara che presto verrà effettuato il recupero delle somme e la sostituzione delle carte.

Segnaliamo anche la partnership siglata nelle scorse ore con Intesa San Paolo, che provvederà ad “aiutare” SisalPay e i propri utenti danneggiati dalla truffa messa a segno da Wirecard.