Le azioni Prysmian stanno per tornare ai livelli pre-pandemici, nonostante il leggero ribasso registrato stamane all’apertura dei mercati (-0,17%).

Il titolo del colosso italiano (leader mondiale nella produzione di cavi per torri eoliche), quotato sull’FTSE Mib, è in netta ripresa e negli ultimi giorni ha registrato numerosi acquisti.

Uno dei motivi che ha spinto gli investitori ad acquistare è stato sicuramente la pubblicazione dell’ottima trimestrale. Che annuncia ricavi in salita e utile netto assolutamente in grande rialzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ebbene, anche la nota investment bank italiana, Equita SIM, ha alzato il target price del titolo (+4%) a 29 euro per azione.

Ricordiamo inoltre che prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria e del relativo impatto del Covid-19 sui mercati, il titolo viaggiava sui 30 euro per azione.

Se ti interessano ulteriori info sui colossi italiani quotati alla Borsa di Milano, ti consigliamo di leggere anche: “Borsa di Milano: l’FTSE MIB e le società quotate”.

Di seguito vi indicheremo l’andamento delle azioni Prysmian e i dati dell’ultima trimestrale.

Azioni Prysmian: la trimestrale

Come già anticipato, a far decollare le azioni Prysmian sono stati senza dubbio gli ottimi risultati registrati nell’ultima trimestrale (la prima dell’anno, Gen-Mar).

Il primo trimestre del 2021 è stato chiuso con ricavi in aumento del +8,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e pari a ben 2,81 miliardi di euro (2,59 miliardi di euro per il precedente periodo).

L’utile netto è invece il valore che ha registrato la crescita più alta, pari a ben 76 milioni di euro. In netto aumento rispetto ai 23 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2020.

Il margine operativo lordo si è attestato invece sui 213 milioni di euro, superando così le attese degli analisti (202 milioni di euro). Ma non solo, perché a superare le attese sono stati praticamente tutti i dati di bilancio.

Lo stesso vale per l’indebitamento finanziario netto, che si è attestato sui 2,33 miliardi di euro e risulta in lieve aumento rispetto agli 1,99 miliardi di euro di inizio 2021. Valore comunque migliore rispetto alle attese degli analisti.

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