Le azioni Eni sono in ripresa, la giornata di ieri è stata chiusa in rialzo del 4,05%. Attualmente la quotazione è di 6,96€ per azione, diminuita di circa il 50% in meno di un mese.
Soltanto qualche settimana fa, il titolo viaggiava oltre i 12€ per azione ma il coronavirus è riuscito ad affossare il colosso italiano degli idrocarburi.
Ma a passarsela male è l’intero comparto petrolio, che ha raggiunto una quotazione mai così bassa negli ultimi 18 anni.
C’è da dire però, che da ieri anche il Brent ed il WTI sono in ripresa dopo lo scivolone dei giorni scorsi. Il prezzo del petrolio sale ma rimane comunque sotto i 30 dollari al barile.
Sempre nella giornata di ieri, Eni ha ritirato la proposta di buyback per il 2020 ed ha annunciato una revisione delle stime per il periodo 2020-21.
Le nuove stime e le modifiche al piano industriale verranno comunicate in contemporanea ai risultati economici del primo trimestre dell’anno.
Intanto broker ed analisti tagliano il target price sulle azioni Eni, citiamo ad esempio Barclays che lo riduce da 16,50€ a 9,30€ (reputandolo “underweight”), JP Morgan che lo riduce da 14€ a 9,50€. Anche Rbc riduce il target price e fa addirittura peggio, da 15€ a 6€. E il titolo passa da “Sector perform” ad “underperform”.
Uno dei pochi a confermare il rating buy è Jefferies, che a sua volta ha comunque rivisto il target price delle azioni Eni, ed ha effettuatp un taglio di oltre il 50% (da 17€ a 8,05€).
Intanto il cda di Eni ha anche preannunciato un cambio della guidance, dichiarazione che sicuramente ha influito sul taglio del target price da parte delle maggiori banche d’investimento mondiali.
Intanto l’attuale amministratore delegato della società, Claudio Descalzi, ha acquistato 29.300 azioni Eni per un totale di circa 200.000€. Un’operazione che è piaciuta a Piazza Affari e che ha contributo al rialzo del titolo nella giornata di ieri.
E durante le dichiarazioni post-acquisto, il CEO ha confermato la solidità della compagnia italiana e le ottime prospettive di crescita. Inoltre, Descalzi ha fatto presente che Eni sa come uscire dalle situazioni complicate e dai momenti di crisi, dato che non è neanche la prima volta che succede.
E conclude affermando che ne uscirà a testa alta anche stavolta.
Per il momento la borsa sorride alle sue dichiarazioni, ma oltre alle belle parole dovranno seguire i fatti. Intanto è già iniziata la revisione delle attività per il 2020-21.
Quest’ultima comprenderà anche una significativa riduzione del Capex, e il taglio di alcune spese previste per il suddetto periodo.
Secondo Descalzi, i due valori dovranno essere portati a livelli congrui con l’attuale situazione economico-finanziaria e con il nuovo scenario borsistico europeo.
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