A leggere la notizia, viene un po’ da sorridere. La Sicilia sogna il prezzo della benzina senza il costo delle accise, ovvero le tasse che ognuno di noi paga automaticamente quando va a fare carburante. Il prezzo medio attuale di 1 litro di benzina è di 1,57 € (al self-service), che senza le accise scenderebbe vertiginosamente a 0,70 €.

Certo, una manovra interessante ma che forse difficilmente verrà attuata. Il disegno di legge sarà portato e discusso al Parlamento Siciliano, da parte di Pippo Gianni, sindaco di Priolo. Coinvolti nell’iniziativa anche le città di Siracusa e Melilli, c’è già stato un incontro tra il vicesindaco del capoluogo siracusano (Coppa), l’assessore Coco e lo stesso Gianni.

Il disegno di legge

L’idea sarebbe quella di creare delle aree fiscalmente avvantaggiate (e quindi non in tutta la Sicilia) dove sarà possibile acquistare benzina senza pagare le accise, ad un prezzo ridottissimo. Prevediamo che si tratti proprio del comune del sindaco Gianni, Priolo, unito ad altre aree cittadine che ospitano poli petrolchimici come Gela e Milazzo. In questi 3 poli produttivi, si producono oltre 40 milioni di tonnellate di greggio all’anno.

Inoltre, i cittadini residenti nelle aree fiscalmente avvantaggiate, potrebbero detrarre dai loro redditi qualsiasi spesa inerente al settore documentata da scontrino o fattura. Una mossa che, secondo Gianni, limiterebbe l’evasione fiscale e aumenterebbe consumi e volumi di vendita.

Il tutto, gira intorno alla Regione Sicilia, che sempre secondo il sindaco di Priolo, dovrebbe rinunciare alle accise sui territori fortemente contaminati proprio per produrre quelle stesse accise. Insomma si tratta di dare a Cesare quel che è di Cesare, ovvero ripagare (con questa manovra) tutti i cittadini e i territori martoriati dalla produzione di greggio.

70 cent sì, 70 cent no

La fattibilità del progetto gira intorno ad una normativa comunitaria. Questa indica che la compensazione del danno ambientale con dei vantaggi di natura fiscale è un principio previsto che può essere sempre attuato. E qui, che si smette di sorridere e si comincia a pensare a quanto sia giusta la richiesta del Sindaco Gianni.

Nelle zone di Priolo, Gela e Milazzo, ormai la natura e l’ambiente non si presentano più come una volta. I poli petrolchimici hanno contribuito fortemente alla contaminazione della zona, i cittadini devono essere ripagati almeno in parte.

Perché anche se si attuasse il decreto proposto, l’offesa e il danno recato resterà sempre maggiore dei nuovi benefici apportati. Attendiamo la risposta della Regione Sicilia.

Per noi, l’idea di togliere le accise almeno nelle zone dove si produce il greggio (e quindi esposte a disastri ambientali e contaminazione), sarebbe un qualcosa di straordinario.