Sta avendo sempre più successo, dal design elegante e dal sapore unico, c’è già chi l’ha definita la birra dell’estate 2019. Stiamo parlando della Birra Messina Cristalli di Sale, la linea “speciale” dello storico marchio siciliano, da poco tornato sulla cresta dell’onda. Per anni infatti, la Birra Messina era sparita dalla scena. Inizialmente venne spostata la produzione nel birrificio pugliese di Massafra (TA) con conseguente chiusura dello storico stabilimento di Messina. In seguito il Gruppo Heineken decise di non produrla più.

Ora, grazie alla volontà e al grande impegno di 15 ex-dipendenti rinasce la storica birra, rimasta indelebilmente nei ricordi di tanti siciliani. La nuova azienda punta ad affermarsi sul mercato nazionale, attraverso la GDO è riuscita ad arrivare in tutti i supermercati, negozi e birrifici. E’ una bionda lager puro malto con gradazione alcolica di 5%, impreziosita con Cristalli di Sale raccolti artigianalmente nelle saline di Trapani.

La situazione attuale

Quindi Birra Messina Cristalli di Sale non sarà più una realtà “locale” bensì nazionale. L’accordo di 5 anni siglato con Heineken per la produzione della particolare bionda, servirà per riportare in carreggiata lo storico marchio. Si spera in un aumento di produzione anno dopo anno. L’azienda si è già posta l’obiettivo di raddoppiare la produzione già a partire dal primo anno.

Nello stabilimento di Messina si produrrà esclusivamente la Birra Messina Cristalli di Sale, mentre la Birra Messina “normale” continuerà ad essere prodotta a Massafra. Ovviamente la prima sarà prodotta in una tiratura limitata in confronto all’altra, dato che lo stabilimento di Messina risulta molto più piccolo. In totale saranno 25 mila ettolitri ad essere prodotti nella zona peloritana, che potrebbero aumentare fino a 70 mila ettolitri entro un paio d’anni. L’azienda è vicina a raggiungere l’utile di bilancio. Si attendono con ansia i dati del secondo trimestre d’esercizio per la Birra Messina Cristalli di Sale.

La storia

Nata nel lontano 1923, è stata per anni un simbolo oltre che un prodotto di consumo altamente apprezzato sull’isola. Nel momento di maggior successo, venne esportata anche oltre lo stretto ed era possibile trovarla in tutta la Calabria Meridionale. Non è mai stata distribuita a livello nazionale anche se il marchio è sempre stato uno dei più importanti della Sicilia, sia per distribuzione che per fatturato. Nel 1988 l’azienda venne acquisita dal Gruppo Heineken che la continuò a produrre per 11 anni. Poi nel 1999, lo stabilimento messinese non venne più usato per la produzione della Birra Messina, ma finito ad essere un semplice impianto di imbottigliamento.

Dopo anni di alti e bassi, conseguente calo delle vendite dovuto al cambio di sede, Heineken decise di chiudere battenti nel 2007. Da allora non si ebbero più notizie della storica Birra Messina. Anni dopo 15 ex-dipendenti decisero di investire il proprio TFR per l’apertura della cooperativa Birrificio Messina. Obiettivo ? Riaprire lo stabilimento e ricominciare la produzione della mai dimenticata Birra Messina. Tutto ciò grazie al finanziamento di 250.000 € da parte di un impreditore milanese, Salvatore Ruggeri, e l’interesse da parte di Heineken per il rilancio del marchio (con notevoli investimenti in terra siciliana).

La Birra Messina Cristalli di Sale ora è presente su tutto il territorio nazionale. E piace parecchio.