Anno nuovo, vita nuova. E così dovrebbe essere anche per le concessioni dei tratti autostradali. Il governo italiano sta infatti decidendo se togliere o meno la concessione ad Autostrade per l’Italia, società controllata dalla famiglia Benetton (Leggi anche: “Atlantia: governo vuole affidaread Anas i tratti revocati”).

Mai la revoca è stata così vicina, grazie al decreto milleproroghe, sembra proprio che si stia formando un percorso per alcune infrastrutture, che permetterà di revocare le concessioni ad Atlantia (sempre tramite Autostrade per l’Italia).

Intanto, le azioni Atlantia se la stanno passando maluccio a Piazza Affari, al momento della scrittura di questo articolo, la società dei Benetton sta perdendo lo 0,48% ed il valore azionario unitario è sceso a 20,69 €. Il ministro degli esteri, Luigi di Maio, ha già dichiarato che è giusto che perdano i profitti. Ecco le sue parole: “Tutti si sono scandalizzati perché è crollato il titolo di Atlantia, ma chi si è scandalizzato non lo ha fatto quando è crollato il Ponte Morandi”.

La situazione attuale

Eppure Autostrade ce la sta mettendo tutta, ha già annunciato nuovi controlli sui ponti e finito i monitoraggi su quasi duemila viadotti presenti sulla rete autostradale. Ma sicuramente non basta, ormai il danno è fatto, ricordiamo che il 14 Agosto 2018 persero la vita ben 43 persone a causa del crollo del Ponte Morandi.

Ora Atlantia sembra interessata alle manutenzioni e al rinnovo della concessione (che con tutta probabilità non avverrà), sta anche effettuando controlli con georadar e altri macchinari tecnologici. Ma nessuno ci crede. Ricordiamo invece che Atlantia si è tirata fuori dalla cordata con FS e Lufthansa per il salvataggio di Alitalia, a causa della probabile revoca delle concessioni di tratti autostradali. Atlantia e la famiglia Benetton, da quanto abbiamo capito, pensano solamente ai propri interessi.

Autostrade: revoca per Abertis in Spagna

E non è di certo finita qui. Qualche giorno fa, infatti, è caduto un pezzo di soffitto da una galleria sulla A26, nei pressi di Genova. Fortunatamente stavolta non è accaduta nessuna tragedia, ma c’è mancato poco. E non si tratta ancora una volta di scarsa manutenzione? Beh, probabilmente si.

Quindi le chiacchiere di Atlantia sui lavori che sta svolgendo, su manutenzioni e ristrutturazioni, chiacchiere rimangono. Le autostrade italiane cadono a pezzi. Forse bisognerebbe seguire l’esempio della Spagna, che proprio in questi giorni ha rifiutato il rinnovo della concessione delle autostrade ad Abertis. La società Abertis è controllata sempre dal gruppo Atlantia, in pratica si tratta del “ramo” spagnolo. Ebbene, la Spagna non rinnova la concessione (che doveva avere validità dal 2020 fino al 2048) e decide di eliminare i pedaggi.

Ben 600 km di autostrade spagnole, da oggi saranno gratis. La Spagna ha deciso di nazionalizzare le autostrade, in Italia invece stiamo ancora parlando di concessioni, revoca e chi più ne ha più ne metta. Attenzione quindi ad Atlantia, i suoi tratti in Italia sono a rischio e a breve verranno revocati, per quanto riguarda la Spagna invece, la società dei Benetton può già dirgli addio.