Il colosso dell’e-commerce Amazon, e la nota maison italiana dell’abbigliamento Valentino, hanno dato il via ad una causa congiunta contro Kaitlyn Pan Group.

L’accusa è di contraffazione delle iconiche scarpe Valentino “Rockstud”.

A quanto pare il famoso modello di scarpe italiane veniva venduto in versione contraffatta sul sito ufficiale di Kaitlyn Pan Group, e su Amazon tramite un account appartenente proprio all’azienda americana.

Jeff Bezos ha inoltre dichiarato che ha notificato più volte a Kaitlyn Pan Group la violazione di proprietà intellettuale e suggerito di fermarsi.

Ma la società newyorchese non ha assolutamente dato ascolto al colosso di Bezos e, anzi, ha richiesto anche un marchio registrato per le scarpe in vendita.

Ma la palese contraffazione non ha avuto lunga vita.

Se ti interessano ulteriori informazioni sulla contraffazione, leggi anche: “Abbigliamento falso: Louis Vuitton e Gucci i marchi più copiati”.

Amazon e Valentino: partnership anti-contraffazione

La maison italiana Valentino ha ovviamente segnalato subito la violazione della proprietà intellettuale, mentre Amazon la violazione delle politiche dell’e-commerce.

Si tratta della prima causa congiunta per entrambi i brand, che seguono tra l’altro una strategia comune  per combattere la contraffazione.

Il colosso di Bezos ha già investito circa 500 milioni di dollari per proteggere il proprio store online da frodi e contraffazioni, e abusi.

Amazon proibisce ovviamente la vendita di prodotti contraffatti, per limitare al massimo gli account che vendono merce di questo tipo, è stato attivato un sistema di sorveglianza.

Nell’ultimo anno sono stati rimossi oltre 7000 annunci ed oltre 1000 profili social collegati all’account venditore che vendevano senza autorizzazione prodotti Valentino. E nella maggior parte dei casi si trattava anche di riproduzione illecita di prodotti Valentino.

Conclusioni

Amazon e Valentino portano quindi in Tribunale la Kaitlyn Pan Group, ma non solo. Le stesse accuse sono state rivolte anche ad altre due società con sede a New York e che utilizzavano le stesse modalità di vendita e contraffazione.

A quanto pare Amazon aveva già chiuso l’account del venditore Kaitlyn Pan già nel Settembre 2019, ma nonostante ciò, la società non ha mai smesso di importare, distribuire e vendere prodotti palesemente falsi sul noto e-commerce.

Valentino inoltre, è uno dei marchi più richiesti (e copiati) negli States, solamente nell’ultimo anno sono stati sequestrati alla dogana ben 2000 prodotti contraffatti.