Il fondo Elliott ha acquistato quote di Twitter Inc. per un valore pari a 1 miliardo di dollari. Paul Singer, proprietario dell’hedge fund, ha nominato quattro amministratori nel cda della nota società di social media. Il tycoon newyorchese è famoso in Italia per aver acquistato l’A.c. Milan (99,7%), e per essere entrato nel capitale di Tim con una quota del 9,55%.

Ora punta forte sul social tanto amato dagli americani, e la sua “prepotente” entrata nel capitale di Twitter mette a rischio la posizione del co-fondatore della società, Jack Dorsey. Probabilmente assisteremo ad un importante ri-asset del social network, con il fondo Elliott in prima linea per la “rinascita”.

Elliott e Twitter: la situazione attuale

Come già detto, Elliott ha nominato 4 dei “suoi” nel consiglio di amministrazione di Twitter, e l’obiettivo di Paul Singer è di “fare fuori” il co-fondatore del social, attuale CEO della società. Ebbene, il magnate americano ha già avviato una trattativa con il managment di Twitter per la nomina di un nuovo CEO. Elliott ha intenzione di nominare un amministratore delegato a tempo pieno, cosa che comporterà la sostituzione dell’attuale CEO ovvero Jack Dorsey.

A Paul Singer infatti, non piace il lavoro di Dorsey, e soprattutto la sua “ubiquità”. Quest’ultimo termine indica l’onnipresenza o la capacità di trovarsi in ogni luogo nello stesso momento, un must per Dorsey. Praticamente il fondo Elliott non vuole un CEO a giorni alterni, che oggi lavora per Twitter e domani invece per un’altra società.

La questione CEO

Ricordiamo infatti, che Dorsey non è impegnato solamente con Twitter, bensì anche con Square altra “creatura” creata da lui stesso, attiva nel settore dei pagamenti digitali. E non finisce qui, Dorsey ha anche annunciato l’intenzione di trasferirsi in Africa per un progetto legato alla blockchain e alle criptovalute (se ti interessa l’argomento leggi anche : “Guida al Bitcoin”).

Ora che Elliott ha acquisito importanti quote in Twitter, Paul Singer ha tutto il diritto di dire la sua, e a quanto pare preferisce avere un CEO legato esclusivamente alla sua società. Al momento siamo in attesa di una risposta da parte di Dorsey, che probabilmente non si farà attendere.