La media nazionale dei prezzi della benzina in self-service ha superato l’incredibile cifra di 1,97 euro al litro, mentre quella del gasolio sfiora l’1,88 euro al litro. Questi numeri sono particolarmente rilevanti poiché avvicinano i picchi storici registrati a gennaio 2023.

In questo contesto, il governo italiano ha annunciato nuove misure per affrontare l’aumento esorbitante dei prezzi dei carburanti.

Il dilemma del governo: accise o bonus?

Il Ministro dell’Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che il governo sta pianificando “due iniziative” specifiche. La prima è rivolta alle famiglie a basso reddito, mentre la seconda mira a sostenere il settore dell’autotrasporto merci.

Sorprendentemente, nonostante le promesse elettorali, il governo ha scelto di non tagliare le accise sui carburanti. Invece, si sta orientando verso un bonus benzina, un incentivo monetario destinato ai cittadini con redditi più bassi e ai professionisti del settore dei trasporti.

Il modello della Social Card

Secondo quanto anticipato dal Ministro Urso, il governo intende “replicare il modello della social card” per aiutare le famiglie in difficoltà economica. Questo bonus benzina potrebbe essere erogato attraverso un decreto legge, al di fuori quindi della legge di Bilancio.

Il bonus, che si prevede sarà di 150 euro, sarà caricato su una social card dedicata, utilizzabile per l’acquisto di gasolio, benzina, gpl, metano e per le ricariche elettriche.

Il finanziamento per questo bonus dovrebbe provenire dall’extragettito IVA, un tesoretto che si stima attorno ai due miliardi di euro. La misura potrebbe anche essere ripetuta a dicembre, configurandosi quindi come un contributo trimestrale. La gestione del bonus sarà affidata all’Inps, in collaborazione con i Comuni e le Poste Italiane per la distribuzione delle carte.

È interessante notare che, nonostante l’impennata dei prezzi, non si registrano al momento proteste significative, a differenza di quanto accadeva un anno e mezzo fa sotto il governo Draghi. Gli autotrasportatori, che avevano minacciato di “bloccare il Paese” nel 2022, sembrano attualmente più pacati.

Conclusioni

In sintesi, il governo italiano sta cercando di affrontare la crisi dei prezzi dei carburanti attraverso una serie di misure strategiche. Tuttavia, rimane da vedere se queste iniziative avranno l’effetto desiderato o se serviranno ulteriori interventi. La situazione rimane fluida e necessita di un monitoraggio costante da parte di tutte le agenzie interessate.