Ieri sera alle 21:00 il nostro (ormai ex) premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale e ha dato le dimissioni. Qualche ora prima infatti si erano riuniti i capigruppo di tutti i partiti per discutere della mozione di sfiducia afflitta a Conte da parte di Salvini e la Lega. Gli investitori e gli analisti attendevano il discorso di ieri, che è sfociato in un botta e risposta tra Conte e Salvini.

Il nostro ex-premier quindi ha preferito dare le dimissioni prima di attendere il voto sulla sfiducia, dando tutta la colpa a Salvini reo di aver agito per “interessi personali e di partito”. L’Italia quindi si ritrova nuovamente nel caos e ora si dovrà decidere se formare rapidamente un nuovo esecutivo o andare direttamente al voto. I mercati finanziari intanto non sorridono affatto all’Italia e a questa nuova crisi di governo.

La situazione in Borsa

La reazione della borsa è stata immediata, l’indice FTSE Mib chiude la giornata di ieri a -1,11 %, e oggi chiuderà ancor più in negativo. Le dichiarazioni arrivate da Roma hanno fatto perdere punti percentuali a tutto il sistema finanziario italiano. Anche le banche accusano il colpo, con Banco BPM che chiude a -2,56 % e BPER Banca sempre più giù chiude a -3,18 €. Male anche per Atlantia, la principale azienda al mondo per infrastrutture autostradali e portuali, chiude a -2,98 %.

E’ caos per tutti i titoli. Al momento lo spread rimane stabile sui 203 punti base, ma è pronto ad aumentare in caso di elezioni anticipate, e tenetevi forte che stavolta supererà facilmente quota 250 e forse anche 300. L’instabilità del nostro governo si ripercuote alla Borsa di Milano, gli investitori preferiscono tenersi alla larga da titoli e “affari” italiani.

Il rischio esercizio provvisorio

Un ritorno immediato al voto quindi, aprirebbe uno scenario di incertezza con un notevole impatto (negativo) sul mercato finanziario. Ricordiamo inoltre che entro il 20 Ottobre dovrà essere presentata la Legge di Bilancio, da approvare poi entro il 31 Dicembre. Stiamo correndo seriamente il rischio di non presentarla e di far scattare “l’esercizio provvisorio”.

Si tratta di tenere in carica il Consiglio dei Ministri per ulteriori 4 mesi, ma con poteri nettamente limitati e in grado di svolgere solo ordinaria amministrazione. Niente investimenti o scelte da prendere in campo economico, rischiamo aumento dell’Iva, del petrolio, della benzina, del gas e chi più ne ha più ne metta. Intanto i mercati strizzano l’occhio ad un esecutivo M5S-PD, ci fanno sapere che sarebbe molto gradito in Europa.

Conclusioni

Com’è andata è andata, fatto sta che il governo più nazionalista degli ultimi 20 anni si ferma qui. Si può però peggiorare ancora di più : in caso di un governo Conte-Bis, il mercato ci avvisa che l’economia italiana rischia di sprofondare nel baratro. E probabilmente, non ci sarà più ritorno.