Incredibili novità in casa Telecom Italia, la lotta per l’acquisizione dei titoli azionari è arrivata ad un punto di svolta. Dopo mesi di battaglia fra la francese Vivendi (azionista di riferimento di TIM)  e l’americana Elliott (già proprietario di A.C. Milan e di quote Telecom), ora i due fondi d’investimento avvicinano le loro posizioni.

Non si esclude infatti un piano di governance condiviso, che potrebbe diventare realtà appena dopo l’approvazione dei dati riguardanti il secondo trimestre 2019 di Telecom Italia.

La guerra tra Vivendi ed Elliott

Nei mesi precedenti è successo di tutto, Vivendi che detiene il 23,68 % delle azioni Telecom Italia si è vista praticamente “escludere” (o quasi) dal nuovo progetto riguardante il Consiglio di Amministrazione, che è andato letteralmente a favore di Elliott (che detiene il 9,5 % delle quote).

Una cosa inaudita e impossibile vista la percentuale di azioni di proprietà francese. E allora via a battibecchi e dispetti che hanno caratterizzato i primi due trimestri di Telecom Italia, con conseguenti risultati negativi in borsa. La richiesta di revoca di cinque consiglieri da parte di Vivendi ha letteralmente scosse le valutazioni del titolo che ha perso il 4 % da inizio anno. Evidentemente si è arrivati alla conclusione che la guerra fra i due azionisti non avrebbe portato a nessun risultato, ed ecco che arriva la proposta di collaborazione.

E pensare che solo le voci di una possibile governance a due fa concretamente salire il titolo a Piazza Affari, registrando addirittura un rialzo del 2,4 %.

Le previsioni future

Secondo gli analisti e gli esperti, un accordo tra le due parti potrebbe migliorare il valore dell’azienda e portare a migliori operazioni di crescita. Si ipotizza anche una fusione con Open Fiber che porterebbe di sicuro nuovi introiti e punti percentuali in borsa. Altri invece dichiarano che il mercato reagisce sempre positivamente a questo tipo di notizie (strategia comune per il futuro dell’azienda), ma l’effettivo rialzo potrebbe durare ben poco.

Avevamo già parlato di TIM come una delle 10 aziende con fatturato più alto in Italia .

Telecom Italia necessita di qualcosa di “concreto” per stabilizzare il rialzo e continuare la sua crescita. Quindi segnali positivi da Tim che chiude in testa all’indice Ftse Mib e ottime prospettive future nel caso in cui si concretizzasse anche la realizzazione di una rete unica (progetto con Open Fiber).

Non dimentichiamoci anche il possibile accordo con Vodafone per la condivisione di investimenti nella rete 5G. Per trarre conclusioni più ferrate, bisognerà però  attendere il prossimo cda fissato al 27 Giugno.