Continua il caso Mediaset – Vivendi, i due litiganti infatti non hanno ancora trovato un accordo ufficiale sulle delicate questioni interne. Dalla governance fino a Premium, passando per l’ennesimo e ultimo “sfregio” di Vivendi, ovvero l’opposizione alla fusione tra Mediaset e Mediaset Espana.

Ne avevamo già parlato in precedenza (Vedi “ Mediaset e Vivendi : in tribunale il caso sulla tv”), ora sembra che tutto si stia complicando. L’udienza era stata fissata per oggi pomeriggio, ma i due colossi hanno preferito rinviare l’udienza, almeno su questo hanno raggiunto un’intesa.

La situazione attuale

In gioco c’è il 19,9 % di Mediaset, appartenente a Simon Fiduciaria (holding di Vivendi) che preferisce vendere dato che (secondo loro) il Biscione non permette ai francesi di esercitare i diritti amministrativi. Ricordiamo che Vivendi possedeva il 30 % di Mediaset, ma poi ha preferito dividere le quote e scendere al 9,61 % affidando il restante 19,9 % a Simon Fiduciaria.

Ora i francesi vorrebbero esercitare i loro diritti amministrativi pari al 30 % dato che si tratta alla fine della stessa società. Ma non è così. I diritti di Simon Fiduciaria sul gruppo sono del 19,9 % e quelli di Vivendi del 9,61 %. Se i francesi avrebbero voluto una situazione diversa, non avrebbero dovuto parcheggiare una parte delle quote in un’altra società che fa sempre capo a loro.

Stavolta Vincent Bolloré ha toppato.

Pier Silvio Berlusconi, vice-presidente esecutivo e amministratore delegato di Mediaset.

La vendita del 20% di Mediaset

Vivendi ha quindi intenzione di vendere la quota del 19,9 %, Berlusconi è pronto ad acquistarle. Evidentemente a Milano non è andato giù l’affare Premium, poi sfumato. I francesi volevano acquistare la “sezione” a pagamento del Biscione, ma poi alle belle parole non sono seguiti i fatti.

Addirittura Vivendi ha annunciato di voler mostrare tutta la sua buona volontà, e pronta ad incontrarsi a metà strada con Mediaset per la vendita delle azioni. Vivendi fa presente che il prezzo a cui ha in carico le azioni è di 3,7 euro (prezzo unitario), mentre il prezzo di recesso è pari a 2,7 €. Il gruppo francese sarebbe quindi disposto a vendere per un prezzo di 3,25 € per azione.

Dall’altro lato, Pier Silvio Berlusconi non è in vena di contrattare e non si fa certo attendere la risposta di Mediaset. Il gruppo dichiara infatti che la controparte conosce la posizione del Biscione ed è inutile che invii offerte o messaggi a mezzo stampa. Più chiaro di così…

Il gruppo italiano offre 2,77 euro ad azione. Non si discute, né un centesimo in più né uno in meno. Come da “contratto”, il diritto di recesso è pari a quella cifra. Inutili i timidi approcci di Vivendi nella speranza di racimolare qualche quattrino in più.

Il ri-acquisto delle quote da parte di Mediaset potrebbe essere vicino.

E poi via spediti verso Media for Europe, nuovo colosso europeo della tv.